E’ MANCATO BRUNO GARATTI. AVEVA 72 ANNI
di felice magnani
Bruno era una persona schiva, molto seria, era uno che con un sorriso o con uno sguardo ti faceva capire tutto. Amava fino all’inverosimile il suo lavoro. Lui e la sua “Pina” , Giuseppina Mantarro, non erano mai fermi un attimo. Di mattina presto, dopo aver sistemato la frutta e la verdura sul furgone, in ogni stagione e con ogni tempo, partivano per essere puntuali sui mercati. Vendevano la frutta e la verdura, scaldavano le caldarroste, intrattenevano i clienti sulla qualità dei prodotti, sempre pronti a spendere una buona parola. Di Bruno conservo un ricordo bellissimo, che mi ha fatto capire fin da subito con chi avevo a che fare. Arrivo a Cittiglio dopo una gita con gli alunni. Scendo dal pullman e mi avvio alla macchina parcheggiata poco lontano. L’accendo, ma la batteria non risponde. Piove a dirotto, mi guardo attorno un po’ spaesato, cerco dentro di me una soluzione. Improvvisamente vedo lui che mi si avvicina e che, con una dolcezza incredibile, mi dice: “Aspetti, faccio un salto a casa, prendo la macchina, i cavi elettrici e torno subito”. Arriva di lì a poco e con una operazione lampo mi rimette in moto la macchina, permettendomi di poter tornare a casa subito e senza problemi. Quel gesto non l’ho più dimenticato. Ogni volta che lo incontravo gli ricordavo quel bellissimo esempio di buona educazione che mi aveva dato. Alle ultime elezioni ci siamo visti mentre si recava al seggio a votare con la sua onnipresente “Pina”. Aveva qualche problema, nonostante tutto però era lì, a testimoniare il suo amore per la libertà e per la democrazia. Mi sembra davvero impossibile non vederlo più affacciarsi alla finestra o passeggiare con sua moglie in via Carducci.