Il direttore e la redazione di Menta e Rosmarino si uniscono al dolore della famiglia per la perdita del caro Attilio.
Caro Attilio, ho sempre apprezzato il tuo impegno a favore del nostro paese e queste poche righe vogliono rendertene pubblicamente atto. Malauguratamente un male fisico ha minato presto la tua intraprendenza e quell’animo giovane che ti ha scortato nelle varie vicende della vita, improvvisamente non ha più risposto alle tue chiamate. E allora hai progressivamente maturato dentro di te il dubbio che la grande storia, che doveva cominciare, non sarebbe più cominciata e che il tempo buono stava finendo. Purtroppo alcune incomprensioni hanno poi generato una frattura e un giorno tu, come un re in battaglia, voltandoti indietro per impartire gli ordini non hai ritrovato più il tuo esercito e allora hai preferito farti da parte. Mi spiace soprattutto che tu non abbia potuto concretizzare in prima persona l’opera per la quale ti sei tanto adoperato e cioè il restauro del Salone Teatro. Tuttavia, quale possa essere la tua sorte, di qua o di là del tetro fiume, il conto per te torna ugualmente perché il seme che hai gettato ha dato buoni frutti.
Grazie Attilio! (A.P.)