E’ da 56 anni che Gavirate dona il sangue, tramite la sua sezione di Avis comunale. Una storia lunga quella di questa associazione che ha più di 500 donatori in attività, che anche durante il Covid si sono resi disponibili su chiamata dell’ospedale. In tutto sono 1100 gli iscritti e se si continua a parlare di numeri non si possono dimenticare i 65 nuovi che sono risultati idonei l’anno scorso. Una realtà fiorente, generosa e silenziosa che svela una pagina bella di Gavirate. “Non si possono dimenticare anche coloro che non erano iscritti alla associazione, ma che si sono offerti di donare subito il sangue durante il periodo del lockdown. Sono stati tanti e ora fanno parte della nostra realtà- spiega Ambrogio Roncari figura storica che ha visto da ragazzino nascere l’Avis, ha conosciuto i fondatori, e ne ha sempre tenuta viva l’attività anche in veste di segretario- Finora non abbiamo svolto nessuna attività rivolta all’esterno per i noti motivi, ma, appena possibile riprenderemo la nostra presenza volta alla sensibilizzazione presso l’Istituto statale di Studi Superiori “Stein” di Gavirate. Due sono gli appuntamenti annuali, in questo ambito, coordinati dalla professoressa Mara Rusconi che ci hanno portato alla crescita della presenza dei giovani nella nostra sezione. Siamo sempre presenti anche durante le feste a Gavirate per far conoscere la nostra finalità”. Il gruppo ha la sua sede nella residenza Besozzi, nell’omonimo piazzale ed apre le sue porte il lunedì e il giovedì dalle ore 20,30. “Abbiamo un rapporto proficuo con l’amministrazione comunale, in particolare con il sindaco Silvana Alberio -termina- e siamo in stretto rapporto di collaborazione con l’Admo, associazione donatori midollo osseo, e con l’Aido, l’associazione donatori organi”. Medico dell’associazione è Francesco Cassani.
Federica Lucchini
Video di repertorio