Oggetto: piccoli pensieri: acqua e alfabetizzazione
Data: 17/10/11 15:35
Sabato sera abbiamo celebrato la S. Messa di chiusura dell’assemblea diocesana a Niamey sull’impegno evangelico della CARITA’ (la nostra Caritas). Ero molto emozionato spiritualmente nel costatare che qui, nonostante le grandi, enormi difficoltà finanziarie della Chiesa locale ci si ponga questo “impegno pastorale” per tutte le parrocchie e comunità varie. Tu sai bene e molti lo sanno, quali povertà questo Paese vive per tanti motivi anche per colpe di alcuni governanti locali come la stampa locale sta facendo, grazie a Dio, emergere. Ma nel frattempo le nostre sorelle e i nostri fratelli, tra qui abito ora, soffrono incolpevoli. Mando questo piccolo pensiero pensando, con le lacrime agli occhi, che con il vostro aiuto potremmo costruire qualche pozzo e fare dei progetti concreti di alfabetizzazione nella nostra parrocchia, ma non solo nella nostra per vivere realmente la corresponsabilità anche con quelle parrocchie che non possono ricevere “doni da altre Comunità di altri Paesi” come a me è dato per il cammino di vita fraterna e di fede che ho potuto condividere con voi e nella Diocesi di Milano. Le lacrime agli occhi perché sento, nonostante la grande “debolezza di risorse della Chiesa Locale” che parla a voce alta per “farsi prossima” dei più poveri. Anzi il più povero, quando accolto realmente, diventa colui che ci salva dai nostri egoismi perché ci permette di valorizzare i “talenti” che abbiamo per il BENE del fratello e della sorella in difficoltà. Per me questi piccoli pensieri sono come raggi di sole che illuminano il nostro cuore e lo aiutano a valorizzare le sue ricchezze certamente nello sviluppo di tutti e soprattutto dei più poveri. Non cadiamo nel tranello di attendere solo che facciano gli altri, ma noi con i nostri piccoli mezzi nel cammino di vera umanità che ci appartiene facciamo. Penso spesso che il “cammino” di Maria, Giuseppe e Gesù, la Sacra Famiglia, è stato un cammino tanto umile nelle cosiddette possibilità economiche, ma tanto grande per il dono di se stessi a cui anche noi possiamo tendere là dove viviamo e a favore dei più poveri per far crescere la passione per la realizzazione della dignità umana e sociale di ogni “piccolo”. In questo periodo ho comperato una fotocopiatrice e uno scanner per poter duplicare notizie di collegamento tra le nostre Comunità (lo scanner per documenti già in lingua locale) così che tutti possano, almeno un po’, “nutrirsi di un cammino comune” e portare in tal modo una partecipazione più personale. Piccole cose, come i piccoli pensieri. Comincio così a manifestare una nostra solidarietà, pregando, saldando e stampando. Ciao con affetto a tutti voi e buon ‘mese caldanese’, don Hervé