Niger piccoli pensieri N.05 – La gioia dela Vita

Oggi giorno della partenza per Makalondi. Alle ore 15,00 si parte. Questa mattina allora, con padre Vito, siamo andati al mercato a far spesa per avere quel po’ di necessario che non si potrà trovare a Makalondì. Girare per le bancarelle tanto semplici di questi mercati mi mette sempre di buon umore. Incontri tante persone che desiderano vendere i loro prodotti … e s’incomincia a parlare, a cercare insieme il prezzo che vada bene per tutti e due. E’ proprio una filosofia di vita il mercato. Non bisogna aver fretta e non bisogna essere bonaccioni o timorosi d’essere imbrogliati. Ed ecco allora la strada del dialogo e se si arriva ad un accordo si compera altrimenti si cerca da altri. Così ci si rende conto anche del quasi reale valore della merce e quindi la contrattazione è più serena. Appena comperi una frotta di bambini, dai 10 – 15 anni, ti domanda se può portarti le cose e quasi sempre io accetto. Oggi per esempio ho accolto la richiesta di un ragazzino, Abdulnadal, che nonostante la sua esilità mi chiedeva con un’insistenza gentile di lasciarlo lavorare per me, per noi. Nel mio cuore l’avrei abbracciato per questo suo fare tanto umile e bisognoso. Gli ho chiesto il suo nome e poi gli ho detto che potevamo fare da soli, ma lui serenamente e con una fermezza che mi faceva comprendere il suo bisogno continuava a dirmi: “passo farlo io”. Gli ho detto di si! Subito ha voluto prendere le grandi borse di plastica che si acquistano appositamente e non c’è stato verso d’aiutarlo. Ci teneva a farlo lui. Quando il peso aumentava gli chiedevo se potevo dargli una mano, ma niente da fare. Così siamo arrivati alla macchina e abbiamo caricato tutto. Poi è arrivato il momento tanto atteso della mancia. Senza alcuna pretesa, quasi schivo attendeva con fiducia. L’ho chiamato da parte e gli ho dato 500,00 Fcfa. Il suo viso si è illuminato di gioia. Forse era la prima volta che riceveva così tanto. Grazie piccolo Abdulnadal per quel grande sorriso che ha illuminato il tuo volto, ma soprattutto il mio cuore. Ciao a tutti con affetto don Hervé.

N.B. Molto probabilmente sarà più faticoso inviare e-mail da Makalondì. Ci proverò. Nello stesso tempo il telefono funziona molto bene, ciao a tutti con la gioia e la fatica della fede nel Signore morto e risorto.

 

Oggetto: I: la gioia dela Vita

Data: 05/09/11 20:52

 

Carissimi, la piccola Maria sta bene. Ieri l’ho vista ed abbracciata per un momento poi l’ho rimessa nelle braccia della sua mamma. Le emozioni che attraversano il “cuore” in quei momenti sono profondissime e le offro anche per tutti voi perché so che il Signore ci accomuna in questo piccolo, ma immenso cammino del Bene che, con le nostre forze illuminate dall’amore di Gesù, cerchiamo, in ogni luogo. Un caro saluto anche a tutti gli amici della Bruschera con riconoscenza. A don PierMario voglio esprimere tutta la mia stima perché sta sostenendo nella Comunità di Angera il “cammino di cooperazione tra le Chiese sorelle” di cui io sono un piccolo strumento di questa stupenda vita missionaria che è la vita della Chiesa e di ogni battezzato. Come mi hai già più volte assicurato ti affido questo messaggio anche per la Barbara e per tutti quelli che attraverso te e lei posso raggiungere. Con affetto fraterno a te e a tutta la tua grande famiglia, don Hervé. (un saluto caro anche a don Fausto)