Il libro è in vendita nelle migliori librerie.
Nota
Questi racconti sono stati scritti nell’arco di diversi anni sulle “strade del mondo”; due di loro sono apparsi, in versione non definitiva, sulla rivista « Menta e Rosmarino ».
Il fil rouge è il legame amoroso, negli aspetti più reconditi e imperscrutabili del nostro vivere, fino a quello tra divinità e vivente.
“L’amore che non si fa carne non è vero amore”, ed è proprio esplorando queste storie anche con la parola poetica che il buio si può trasformare nella più diffusa delle luci. Dal libro ne esce, infatti, una figura umana che si articola fra latitudini del gioco e longitudini dell’eros, solcata in maniera trasversale dalla poesia e dalla sua bellezza.
Ambientati nei luoghi del viaggio, ho voluto sottolineare l’universalità dei rapporti umani, la loro fragilità, e la povertà spirituale che, nell’era della globalizzazione e della crisi mondiale in atto, crea un’insolita ed inquietante similitudine con la povertà vera. Il libro ricostruisce una sorta di percorso segreto, un viaggio attraverso i vari contesti dell’amore nelle diverse fasi della vita, che, dopo l’avventura umana, portano alla catarsi e alla purifica- zione percettiva. Un puzzle dove la carne riordina l’anima fino all’ascesi spirituale, dove viaggiare è una forma di fuga dalle proprie ossessioni, dove la passione sperimenta il buio della perversione, mentre quello della preghiera la luce della speranza. Anche l’apparizione dei miti fino alla diversa mappatura del cuore nella disputa della luce onirica diventano l’esperienza vitale del sogno. E la scrittura al femminile ne è una testimonianza e, insieme a quella della poesia e della narrativa, completa la versione più profonda dei sentimenti visti anche dalla parte più ambigua della cortigiana, della musa, della falena, dell’attrice, della casalinga. Il libro è una esperienza forte, cruda, dove i veli di una ben celata “ipocrisia” cadono innanzi alle strade che conducono agli abissi umani e al mistero dell’universo. Ogni tappa di questo “itinerario” è un tipo d’amore, un riscatto o un gioco, una caratteristica di queste umanità “fragili”, mai giudicanti, mai giudicate, perché il senso della “viandanza” sia infine vedere e mai guardare, scorgere e mai scrutare, capire e mai spiegare, un viaggio che si compone d’infinite varietà di stupori, di corpi, amori, paure,
bagliori, follie, bugie e luoghi indicibili.
La presentazione del libro “Nel segreto di lei” il 3 luglio 2016 ad Orino a Villa Cellina durante la presentazione del 36° numero della rivista Menta e Rosmarino.
IL prof. Fabio Scotto, scrittore e docente università di Bergamo, ha intervistato l’autore Dino Azzalin
Nella foto di Maurizio Cellina l’autore Dino Azzalin e il prof. Fabio Scotto a Orino