Mancano 5 giorni a Natale.
Vi racconto una storia.
C’ era una volta un cadregatt
Aveva bottega in un vicolo nascosto di un piccolo paese quasi spopolato in inverno.
I ghiaccioli che scendevano dai tetti spioventi specchiavano un mondo di fatiche e stenti.
Era indurito dalla vita… o almeno così sembrava.
Le poche visite che riceveva per far aggiustare o impagliare sedie non gli aprivano un sorriso. Sempre serio. Quasi scontroso. Ma il suo lavoro lo faceva bene. Venivano da tutta la valle per beneficiare della sua maestria.
Sapendo che era serio e di poche parole, quasi tutti andavano da lui, freddamente gli commissionavano il lavoro e freddamente gli pagavano il dovuto. Anche sotto Natale, non osavano fargli gli auguri o ringraziare. Tutto era freddo come quei ghiaccioli che scendevano dai tetti spioventi. Un giorno arrivò un uomo, proprio il 20 di Dicembre, accompagnato da una bambina di circa 8 anni. Forse la figlia. In mano una piccola cadrega rotta. La bambina fece suonare il campanellino della pesante porticina della bottega e, con un SORRISO guardò il burbero cadregatt e disse: ;” questi campanellini sono la cosa più natalizia che abbia mai sentito”. Aprì il portoncino e lo richiuse per sentirli di nuovo. Il burbero cadregatt accennò un sorriso con gli occhi. Il padre serio gli diede la piccola cadrega chiedendo fermamente di aggiustarla. Poi uscirono. Ma la bambina riaprì ancora la porticina ed entrò di nuovo, godendosi lo scampanellio. Poi SORRISE ancora al cadregatt, si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò: “è il mio regalo di Natale! L’unica cosa che desidero è tornare a sedermi sul mio cadreghino preferito. So che tu sei bravo e ti ringrazio già per il lavoro che farai”. Lo abbracciò e uscì scampanellando dalla bottega.
Il giorno dopo il cadreghino era già pronto. Il lavoro perfetto. Quando il burbero artigiano rivide la bambina si aprì in un sorriso inaspettato, le diede la mano ed insieme al papà la portò nel retro bottega. Lì custodiva la sua anima buona. Lì nascondeva un segreto che a pochi veniva svelato:
Ta fo vidè un post scundüü
In dua ur me cör sa verd al mund
L’è la pasiun che g’ho da piscinin
E ogni ann ne giunti un tuchelin
…. a gh’è la dona a la funtana
L’umbrelee cunt ur carett
Gh’è l’ufelee cul panetun
E ur prestinee cunt I michett
A gh’è ul pastur cunt I so besti
Che in drè specià ur bambinell
I sunadur in drè pruà
Par fa gni ben ur riturnell
Da drè luntan cunt ur camel
Ghin i Re Magi che vardan I stell
… e ne la stala San Giusepp e Maria
In drè specià che al nas ur messia.
…e così dietro ad una povera bottega gestita da un uomo burbero all’apparenza, si nascondeva una meraviglia in attesa di chi, per primo, senza timore, avesse regalato con un sorriso il suo cuore.
Non avere paura di sorridere per primo
Non giudicare chi non conosci. Spesso dietro una facciata poco gradita si nasconde un’anima timida e meravigliosa. Un’ anima artistica, in attesa di essere scoperta proprio da te.
Diana Ceriani 20-12-2018