Deborah Iori è partita ieri mattina (2 maggio) alle ore 8 con un aereo appositamente attrezzato per lei dalla compagnia Air Medical Group dal terminal 2 di Malpensa alla volta di Dallas, dove domani (4 maggio), presso la clinica Enviromental healtl center, verrà visitata dal dottor William Rea. Questo viaggio – il cui visto è stato rilasciato giovedì sera – è reso possibile esclusivamente grazie al contributo di molte e molte persone che hanno risposto all’appello della donna, affetta da Mcs (Sensibilità multipla chimica), patologia non riconosciuta dalla Regione. La partenza da casa è avvenuta tramite l’auto del marito, decontaminata appositamente: nessuna ambulanza era predisposta, poiché tale operazione richiede tre giorni di tempo. All’aeroporto americano c’era in attesa un pulmino attrezzato per condurla alla clinica. Grazie al contributo di tutti è stato possibile pagare il viaggio aereo (non si sa ancora a quale quota abbia volato, perché se è stato a quota più bassa, per i suoi problemi respiratori, la differenza è di 8mila euro in più). Grazie alla partecipazione di tutti, oltre al viaggio, è stato possibile pagare il preventivo della clinica per le cure iniziali, che è di 25mila dollari più Iva al 10%. Come ha spiegato Deborah, prima della partenza, i prossimi quindici giorni, così le hanno spiegato i medici statunitensi, saranno dedicati alle analisi, poi inizierà la cura vera e propria. E proprio nel sapere che può programmare un futuro, nonostante le grosse sofferenze che da tempo le impediscono addirittura di abbracciare i figli, non ha dimenticato un ringraziamento che, come ha detto lei, non si può definire, talmente è pieno di affetto e riconoscenza, a tutti coloro che gli hanno permesso di vivere la speranza. Poi, quando tornerà sarà necessaria per un anno una terapia con un vaccino, che non è acquistabile da noi, poiché la Regione non riconosce, come è stato detto, la malattia, ma proveniente dagli Usa. C’è dunque un percorso che richiede ancora aiuto e la mobilitazione continua: tre sono le iniziative nell’immediato futuro i cui proventi saranno a favore di Deborah: venerdì 8 maggio presso l’Istituto Galilei di Laveno Mombello di sarà una serata dedicata al “Cantico dei cantici” dal titolo “Mettimi un sigillo sul tuo cuore”, patrocinata dal Comune, dal Lions club di Laveno Santa Caterina. Leggeranno il prof. Mario Iodice, con Ivo Tomasi, Claudia Raimondo. Sabato 9 maggio alle ore 21 la corale dei ragazzi dell’Isis “Stein” di Gavirate si esibirà con altre due corali svizzere presso la chiesa di san Pietro a Brebbia e domenica 10 maggio a Tavedona, Carezzate e Osmate prima edizione delle “600 in tour”.
Prima di salire sull’aereo appositamente decontaminato per lei e con l’assistenza di un medico e due infermiere Deborah ha espresso un desiderio: “Accompagnatemi con il pensiero e, per chi crede, con le preghiere”.
Federica Lucchini