Zero alle attività culturali in un bilancio preventivo di oltre 4 milioni di euro. Questa è la scelta dell’amministrazione comunale di Cocquio Trevisago, con voto contrario del gruppo di minoranza “Il paese che vorrei” e astensione del consigliere delegato alla cultura, Danilo Centrella. Sono giorni “caldi” in paese: una simile decisione ha portato ad una lettera aperta, da parte di Centrella (“reduce” da tante iniziative costruttive e partecipate) al sindaco, Mario Ballarin, e ai cocquiesi. “Sono deluso – scrive – per la scelta della mia amministrazione di azzerare completamente (ripeto completamente, cioè “zero”) il già esiguo capitolo di sovvenzioni a manifestazioni culturali del nostro comune, soprattutto dopo un anno di proficuo lavoro del gruppo cultura in collaborazione con le associazioni del nostro paese. Penso al concerto delle associazioni, dove non è stata sufficiente la chiesa a contenere i presenti, agli aperitivi culturali molto partecipati, alle serate di prevenzione della salute, ad una iniziativa di cui siamo stati promotori quale il progetto “Speedy Cocquio”, patrocinato dall’Asl, che si traduce in camminate della salute. Ma veramente – si chiede il consigliere delegato – siamo disposti a farne a meno e tollerare tutto ciò? Nessuno di noi ha pensato che in un comune, oltre a importanti e indispensabili opere, come marciapiedi, mense scolastiche e piani di zona, siano in realtà necessari eventi culturali e aggregativi? O pensiamo che la televisione, il computer, il video poker e il gratta e vinci possano supplire a questo?”.
Centrella esprime la sua amarezza anche a voce: “Benché ho sempre appoggiato il mio gruppo, nel rispetto del gruppo cultura con cui ho lavorato proficuamente e dei cittadini che hanno collaborato, non potevo non astenermi di fronte ad un taglio così completo e netto, che ci impedirà di proseguire in un simile percorso.
Ho voluto sollevare una questione anche di principio: nessun Comune può permettersi di assegnare zero risorse per le Attività culturali!”.
Sottolinea ancora nella lettera: “Spero per ultimo che la scelta operata dall’amministrazione di cui faccio parte sia frutto di un banale errore di valutazione e non rientri nella fredda logica dei tagli per uno sterile “far quadrare i conti”. Quindi conclude: “Caro sindaco, come mi insegni da collega medico più anziano, lo stato di salute della popolazione dipende dal benessere fisico, psichico e morale”.
“Prenderò provvedimenti nei suoi confronti – afferma il primo cittadino – Questa lettera non sembra scritta da un consigliere di maggioranza , ma da uno di opposizione!”.
Opposizione che in consiglio aveva di fatto sostenuto la tesi di Centrella dichiarando: “La cultura è il volano della vitalità di un territorio e della sua gente e il suo rilancio può essere un fattore molto importante perfino nel suo sviluppo sociale ed economico”.
Federica Lucchini
Prealpina 17-07-2012