E’ in fibrillazione Nicola Tosi, regista della commedia in cinque atti “Confusioni” di Alan Ayckbourn, che verrà presentata il 28 febbraio al teatro Duse di Besozzo, città dove risiede e dove è molto bene integrato nel tessuto sociale. Ci ha lavorato con entusiasmo, attento a far emergere il tema della mancanza di ascolto, tra i personaggi, che sfocia in un delirio comunicativo fatto di monologhi egocentrici. E come è costume dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni – Icmattori – di Busto Arsizio la cui compagnia presenta lo spettacolo, darà vita, assieme al direttore Andrea W. Castellanza, ad un laboratorio per i ragazzi della scuola media “G. Adamoli” nella mattinata di venerdì 27 febbraio. Un laboratorio che avrà la finalità, in chiave propositiva, di rendere appetibile i mestieri dello spettacolo.
La commedia aggiunge un tassello al già ricco percorso che Tosi – 38 anni – dopo la laurea al Dams di Bologna, intraprende come docente titolare di dizione e storia del teatro, presso l’istituto di Busto, che offre un percorso variegato agli allievi. Una formazione professionale ad alto livello permette loro di lavorare in interessanti realtà. “Sono felice perché vivo della mia passione, cioè dell’insegnamento delle materie teatrali che io stesso metto in scena – afferma – Con la recitazione ho la fortuna di entrare nell’anima degli altri e nella mia; ho la possibilità di vivere la relazione con gli altri raccontando la società allo scopo di modificarla al meglio. Per il teatro, certo, basilare è il piacere estetico, ludico, ma altrettanto lo è la testimonianza, lo è il battersi contro l’assuefazione del pensiero, causa dei nostri mali, contro le storture”. Con l’associazione Estro-Versi è regista e drammaturgo assieme a Valentina Vannetti dello spettacolo “Male da morire”, che verrà rappresentato l’8 marzo alle ore 16 al teatro Nuovo di Varese, in collaborazione con le associazioni di tutela della donna, Eos, Filorosa, Auser, Mares, Fidapa. Le musiche dal vivo saranno di Kinsley Eliot Kaye. Il testo sarà basato su testimonianze di prostitute e di clienti. “Come uomo – spiega – ho dovuto attingere all’ascolto delle mie pulsioni profonde, ai dissesti emotivi. Lo spettacolo racconta le dinamiche relazionali che portano alla violenza, per far capire a quali altri strumenti fondamentali del proprio sé di può attingere”. La fucina di Nicola è molto attiva: quest’anno ha scritto lo spettacolo “I tempi cambiano” per conto del liceo Olga Fiorini di Busto Arsizio dove insegna teatro e laboratorio espressivo. Parteciperà al concorso “Laiv” per scuole superiori indetto dal teatro dell’Elfo di Milano. Un testo, questo, che gli ha consentito di immedesimarsi nei complessi rapporti tra adolescenti ed adulti. Poi, il prossimo 2 aprile, come attore avrà l’onore di vedere inseriti “Gli atti unici” di Cechov nella programmazione del teatro Apollonio di Varese.
“Besozzo, dove risiedo dopo un’assenza di nove anni per motivi lavorativi, è a misura della mia anima; come ambiente naturale piuttosto preservato mi accende i pensieri”, conclude.
Federica Lucchini