Con profondo dolore apprendiamo la notizia della scomparsa di Giuseppe Terziroli. La sua passione per la storia e la tradizione del nostro territorio lo ha reso un punto di riferimento nella vita culturale e civile della comunità. Sempre attento e partecipe, ha sostenuto con entusiasmo la rivista Menta e Rosmarino, prendendo parte a diverse presentazioni e dimostrando un’ammirazione sincera per il nostro lavoro. Intellettuale raffinato, uomo di grande sensibilità e profonda cultura, ha saputo coniugare l’amore per la sua terra con un impegno costante nella diffusione del sapere e nella valorizzazione della memoria storica. A lui va il ricordo più affettuoso e riconoscente di tutta la redazione, nella certezza che il suo esempio continuerà a ispirarci. Ai suoi familiari e ai suoi cari esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.
Varesenews
Dal sito di Menta e Rosmarino
Un signore d’altri tempi, Giuseppe Terziroli
Ha fatto della garbatezza e della cultura la sua cifra esistenziale, con la sua voce sempre pronta a valorizzare ogni luogo, ogni personaggio che renda significativa la nostra terra. E’ un signore d’altri tempi, Giuseppe Terziroli, classe 1948, nativo di Bizzozero, con la sua signorilità, il linguaggio sempre appropriato che “tradisce” la formazione classica ottenuta al Cairoli. Aprire le pagine Facebook e trovare un suo post è sempre stato garanzia di una comunicazione serena, che non manca di pathos e di precisione. “C’è sempre rimedio alla incomunicabilità, diffusasi nella società tecnologica”, scrive accanto alla sua foto sotto l’immagine del polittico Guidalotti del Beato Angelico. Pino Terziroli rappresenta un porto sicuro nelle acque oggi spesso tempestose della comunicazione. Quindi, la mattina del 29 dicembre scorso leggere una sua comunicazione essenziale e senza possibilità di appello, ha lasciato sbalorditi: “Alla vigilia del decimo anno di iscrizione a Facebook comunico la decisione di interrompere la pubblicazione di post e articoli. Sono grato agli amici che migliaia di volte mi hanno seguito, ai gruppi che hanno ospitato le mie schede informative, agli amici che hanno consentito l’utilizzo di loro immagini fotografiche e anche dipinti in allegato agli articoli. Termina la mia scrittura ma non l’amicizia e la lettura dei Vostri post. Buon anno 2023”. Nell’arco di breve tempo, il “cuore” di Varese e dintorni si è fatto sentire, in modo squisito: sono arrivati 380 commenti, di dispiacere, di invito al ripensamento, ma soprattutto di grande plauso per il suo intenso lavoro di operatore culturale. Come c’era da immaginare, Terziroli ha risposto a tutti con il suo frequente uso delle maiuscole iniziali, segno di grande rispetto per l’interlocutore. E’ interessante ora che la sua voce si sentirà raramente (ha promesso in una risposta che qualche sua presenza ci sarà) conoscere la formazione di un alunno orgoglioso di avere come Maestro (lui l’avrebbe scritto così) Silvano Colombo, lo studioso più eminente di arte del territorio varesino nella seconda metà del secolo scorso, E’ altresì curioso seguirlo negli studi universitari alla Cattolica di Milano, Facoltà Scienza della Politica, specializzazione in sociologia dell’arte, con particolare attenzione alla conoscenza e alla partecipazione popolare. Ecco quindi spiegata quella particolare sua predisposizione nell’accostare il pubblico all’opera d’arte a cui va aggiunta quella sua passione civile, attuata per circa 20 anni in consiglio comunale a Varese, anche in qualità d’assessore con l’amico Renzo Talamona. Decenni fa lo si è visto paladino della salvaguardia della chiesa romanica di Santo Stefano di Bizzozero con i suoi eccezionali affreschi, ottenuta grazie alla presenza di Colombo e dell’architetto Bruno Ravasi. Una esperienza gratificante e fruttuosa che ha visto nascere un comitato di cittadini, senza sponda politica, che li riportarono al loro antico splendore e restituirono al culto l’edificio un tempo in via di sfacelo. E’ stata su spinta delle figlie che è partita l’avventura di Facebook in cui ha messo in pratica l’obbligo tassativo della comunicazione precisa. “Dovrebbe essere più sviluppata non solo dagli addetti ai lavori la conoscenza degli artisti illustri che il nostro territorio ha generato, come il Piccio, il Morazzone, Bernardino Luini”, conclude. Aspettiamo che ci diletti con la sua presenza. Anche con piccole perle.
Federica Lucchini
Ha partecipato a diverse presentazioni della rivista Menta e Rosmarino
Quanto l’amico Giuseppe Terziroli ha scritto sulla sua pagina facebook riguarda la presentazione del n. 40 della rivista menta e rosmarino
ARRIVA LO SCRITTORE E STORICO DELL’ARTE Silvano Colombo A SPEGNERE NELLA SERATA DI CARAVATE LE 40 CANDELINE DI MENTA E ROSMARINO.
Dovrebbe trattarsi della rivista di una associazione culturale ma è davvero una eccezione nella provincia di Varese, come ha ribadito il relatore.
“Fuori dal comune” ha scritto Pippo Cassarà il vicedirettore.
È come un ruscello di acqua buona che scorre dai comuni che partecipano e promuovono la iniziativa di cui è direttore responsabile il professor Alberto Palazzi : Azzio, Caravate, Cazzago Brabbia, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Cuvio, Gavirate, Gemonio, Laveno Mombello, Orino.
Non è quindi una collezione di articoli.
È l’amore per la vita dei paesi tradotta in cultura, ma quella vera ( Colombo ).
La riprova ancora una volta il considerevole numero di spettatori accorsi nell’area parco esterna, messa a disposizione dal sindaco di Caravate Davide Matera.
Silvano Colombo ha commentato soprattutto due articoli: quello riguardante le atmosfere che si si respirano al monastero di San Michele in Voltorre e la “TERZA DUMENIGA DE MAGG A RE MADONA DUL MUNT, il pellegrinaggio la terza domenica di maggio al santuario del Sacro Monte di Varese.
Tanto si è parlato di tradizione e territorio in questo appuntamento classico che si sono riscoperti i valori del racconto popolare con la esibizione di Betty Colombo in una applauditissima piece, pensata, recitata, autobiografica, da Lei stessa: “Le luci negli occhi di una cazzaghese in Argentina”, accompagnata dalle musiche di Francesco Nodari.
Eleganti ospiti nel convivio finale il comune di Caravate e la Pro Loco.
La associazione Menta e rosmarino è stata protagonista in fase organizzativa anche con il grande contributo della edizione del catalogo della mostra d’arte “Il palpito del colore – un secolo di pittura a Varese” con l’accordo dei comuni di Laveno, Cocquio e Gemonio.”
Dalla pagina Facebook dell’amico Giuseppe Terziroli
Le foto sempre di Giuseppe Terziroli