Sarebbe stato contento Angelo Radaelli del momento significativo che si è svolto in sua memoria sabato primo maggio nel salone polivalente, intitolato ora a suo nome. Il suo gesto di beneficenza rivolto alla comunità (50mila euro donati al comune per gli anziani fragili) è stato sottolineato dal sindaco Silvio Aimetti, ma soprattutto il suo esempio di cittadinanza attiva nella vita del paese. I presenti, tra cui diversi amministratori, hanno tratteggiato un bel ritratto di lui: dal presidente della Soms, Giuseppe Ambrosetti che ha ricordato la sua figura come collante del paese, che si è sempre speso in diversi incarichi, ad Alberto Papa, che a nome della Filarmonica ha ricordato la preziosità del suo servizio nell’intrattenere i giovani nei tempi non dedicati allo studio degli strumenti musicali. “Voleva stare con i giovani” e per i giovani era disposto, lui vicino al basket Varese, a far sì che conoscessero i campioni. Sono bei ricordi che hanno delineato la sua figura: i presenti non hanno nemmeno dimenticata la sua grafia, puntuale, precisa, chiara, che compariva nei registri parrocchiali. Angelino, come viene ricordato, sarebbe stato ancora più contento nel vedere il roseto, piantumato in suo ricordo all’esterno del polivalente: rose bianche e rosse, i colori del suo Varese!
Federica Lucchini