Il cortile del municipio trasformato in laboratorio artistico. Perché il nuovo anno sia veramente diverso, su iniziativa del sindaco Silvio Aimetti il saluto è stato particolare, con la realizzazione di una scultura dell’artista belga, di fama internazionale, residente a Comerio, Kim De Ruysscher, raffigurante un piccolo orso polare e intitolata “Polly Ted”. La singolarità dell’opera sta nel materiale scelto: la neve pressata, raccolta nei giorni precedenti, e chiusa in un recinto di legno, lavorata tra giovedì e ieri dallo scultore, conosciuto in tutto il mondo per questa tecnica messa in atto con la neve. E’ stato un momento di festa la concretizzazione di questo progetto, nato in pochi giorni dall’amicizia tra il primo cittadino e l’artista, scaturita da comuni ideali, tra cui la salvaguardia dell’ambiente. E quale luogo migliore perché questo messaggio possa essere evidente in un punto di transito degli alunni che frequentano una “green school”, dei comeriesi che raggiungono gli uffici comunali e quello postale? “L’orsetta polare è lì a testimoniare un messaggio -spiega l’autore- Non possiamo fermare il cambiamento climatico, ma con la nostra attenzione possiamo rallentarlo”. La chiara allusione è alla diminuzione degli orsi polari, minacciati dalla fusione dei ghiacciai, loro habitat naturale. “Certo la scultura con l’aumento della temperatura si scioglierà -interviene il primo cittadino- ma il suo ricordo resterà”. Non a caso la figura scolpita è al femminile: in onore di tutte le madri che educano i loro figli a una coscienza ecologica. Sono state giornate intense queste ultime in quel cortile, che, nel rispetto delle norme di distanziamento, ha visto un fervore di vita e tanto entusiasmo, sotto le direttive dello scultore. La neve ghiacciata è stata raccolta per le vie e portata con i mezzi comunali nel cortile, compattata letteralmente con i piedi, e chiusa in un recinto. Quando è stato aperto si è assistito ad una realizzazione all’insegna della professionalità e dell’allegria. Certo gli assistenti a turno hanno avuto un bel daffare a sgrossare il blocco, ma i giovani non si sono persi d’animo. Bisognava innanzitutto dare origine ad un basamento molto solido e così è stato con tanto di motosega. Poi al via con lo scalpello di legno. “La neve è un materiale denso e morbido”, ha spiegato l’artista all’opera- Il mio è un volontariato professionale che mi dà tanta gioia perché è nato con la gente. E’ un portare la cultura in piazza”. La sera del 31 dicembre si è cominciato a vedere la forma: l’orsetta seduta con le due braccia aperte. Ma la magia è stata ieri quando alla mattina con le spatole ha lavorato realizzando il muso. Piano piano la neve che in certi punti era sporca è tornata nel suo candore, grazie all’artista e ai fiocchi veri che scendevano. Una visione da fiaba. L’artista del marmo, abituato a lavorare alle scenografie della Scala, e a ricevere premi prestigiosi, sotto la neve con il sorriso per offrire un dono alla comunità.
Federica Lucchini
Dal web
Video di Simone Stratico