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Comerio, Barasso e Luvinate 3 comuni e un’unione

 4 Gennaio 2018 |  Pippo | |

“E’ ora di parlare di Unione dei comuni di Comerio, Barasso, Luvinate. I tempi sono maturi, esempi positivi in provincia ne abbiamo. Ora tocca a noi”. Mattia Cavallini e Sofia Comini, rappresentanti della lista di minoranza “Comerio Ideale”, nel prossimo consiglio comunale, presenteranno una mozione al sindaco Silvio Aimetti e alla maggioranza allo scopo di convocare entro 30 giorni un tavolo con i comuni di Luvinate e Barasso per iniziare un percorso ben definito che successivamente verrà illustrato ai cittadini. L’obiettivo è di poter portare alla nascita in tempi celeri dell’Unione dei tre comuni. “Questi tre paesi – aggiungono i due consiglieri – legati storicamente da una esperienza di unione durata dal 1927 al 1957 sono situati su un territorio che li unisce anche da un punto di vista geografico. I nostri vicini di casa sono molto più avanti rispetto a Comerio, in quanto hanno già lavorato con una serie di convenzioni per l’unione totale dei loro servizi: di fatto manca solo il passaggio formale dell’Unione. Siamo giunti a questa proposta dopo numerosi colloqui avvenuti nelle scorse settimane con Giuseppe Iocca, sindaco di Malgesso, e Valerio Peruggia, primo cittadino di Dumenza, entrambi presidenti dell’Unione dei rispettivi comuni, che ringraziamo per la disponibilità dimostrata. L’Unione è un passo inevitabile per i piccoli comuni che oggi si trovano in molteplici problematiche fra le quali far quadrare il bilancio, amministrare con continui tagli dei fondi, e avere una minor forza di contrattazione in gare d’appalto e bandi. Questo passo permetterebbe in termini concreti di avere maggiori incentivi dalla Regione, oltre a deroghe al patto di stabilità: in altre parole si torna a poter investire! Al nuovo ente andrà il 90% delle decisioni – proseguono Cavallini e Comini – Ci sarà un riassetto istituzionale con la creazione di un nuovo organigramma che coinvolgerà tutti i tre comuni. Questo nuovo ente, che non prevederà indennità per i ruoli ricoperti nel nuovo organigramma, avrà uno statuto fondato attraverso un comune assenso. Tranquillizziamo la popolazione: ciascun comune manterrà il proprio sindaco, come anche i consigli comunali continueranno a riunirsi, mentre saranno le singole giunte comunali ad essere abolite: le decisioni verranno prese dall’Unione alla quale i tre comuni cedono il 90% dei loro poteri. Nella mozione – terminano – verrà condivisa con il sindaco Aimetti la necessità di un’assemblea pubblica nella quale spiegare questa importante svolta storica e i riflessi reali e concreti sui cittadini”.
Federica Lucchini

 

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