– “Ragazzi, è inutile frequentare la scuola se non avete la coscienza di quello che state vivendo. Spero riflettiate su questo invito. Studiate adesso. Ve lo dice uno che non ne aveva voglia e dopo è stato costretto a studiare tantissimo, dopo”. Ieri al Centro Polivalente la presenza di Max Laudadio è stata molto calorosa e attenta alle richieste di ragazzi della scuola secondaria “Enrico Fermi” che con le loro insegnanti lo hanno invitato nell’ambito del progetto “A scuola di giornalismo” che ha la finalità di avvicinare alla carta stampata. Un relatore, dunque, d’eccezione, che aveva l’obiettivo di presentare il valore della notizia in un ambito diverso, quello televisivo. “Lo sviluppo di una coscienza civica legata all’informazione”, sottolineata dalla dirigente scolastica, Claudia Brocchetta, è andato di pari passo “con la presentazione di un giornalismo diverso – evidenziato da Laura Balduzzi, giornalista di “Lombardia Oggi” – che scova le notizie e le fa vivere in modo coinvolgente e spettacolare”. E tale è stato Max: con un comportamento frizzante, ma attento alle regole. “Il dubbio è il padre di Striscia – ha spiegato – che comunica le notizie con ironia, ma sempre con l’occhio rivolto alla verità. Quando abbiamo la garanzia incontrovertibile, data dalla supervisione di avvocati, allora vengono date. Non c’è possibilità che siano false”. Per pochi minuti di trasmissione, il lavoro di approfondimento è enorme, spesso lungo anni. Max, che ha sottolineato di non essere comunque iscritto all’albo dei giornalisti, ha evidenziato la responsabilità della sua posizione: “La gente che si rivolge a noi, non va dalla polizia” e ciò fa sì che la professionalità deve essere al meglio. D’altra parte il suo programma ha avuto la certificazione di utilità sociale da parte della Bocconi. Da un lato quindi l’ironia, che è riuscito a far emergere in molti momenti, dall’altro il senso della serietà del lavoro e dell’impegno, leit motiv dell’incontro. “Sale la tensione quando si subiscono intimidazioni – ha spiegato – non ho paura per me, ma per mia moglie e mia figlia”. Alla famiglia, questo “giornalista da strada”, come si è definito, ha dedicato un’espressione molto bella: “Ragazzi, è meglio avere il cuore aperto verso la famiglia, che essere famosi. Ti dà delle emozioni impagabili”.
La giornata per i ragazzi di classe prima ieri è poi proseguita con una visita al Circolo della Stampa, dove hanno incontrato il giornalista David Messina. Un altro fiore all’occhiello in questo percorso che dura da quattro anni con presenze molto significative.
Federica Lucchini