LUNEDI’ 12 DICEMBRE 2011 ORE 21,00
Sala Consiliare, via Motto dei Grilli,S.Andrea
Un edificio nuovo per unificare le tre materne
Varesenews
Resoconto della serata
Lunedì 12 dicembre, durante un’assemblea pubblica sul tema delle Scuole Materne a Cocquio Trevisago, un genitore ha posto una domanda molto interessante: “Le nostre scuole materne, in quanto piccole, rappresentano una ricchezza o solo un problema?”.
Il consigliere di minoranza Giovanna Meloni ha cavalcato la tesi sostenuta da tanti pedagogisti e cioè che è meglio la grande struttura, ma i genitori presenti hanno dichiarato di preferire l’ambiente piccolo, più familiare, più protetto.
La questione si pone in relazione ai problemi che da qualche tempo affliggono le Scuole materne a Cocquio Trevisago.
Gli esponenti del gruppo consiliare “Il paese che vorrei” hanno incontrato la cittadinanza su questo tema nella sala consiliare di Sant’Andrea. Era presente un discreto pubblico e in prima fila i presidenti dei tre Asili: Giampaolo Maraggi, Ubaldo Minenza e Renato Rossi.
In questi ultimi anni i contributi comunali, ministeriali e regionali sono stati ridotti e in conseguenza di ciò le tre Scuole Materne di Cocquio Trevisago (scuole paritarie), hanno dovuto informare le famiglie che in assenza di un ulteriore sostegno economico da parte dell’Amministrazione Comunale, si delinea il rischio di un consistente aumento delle rette o addirittura della chiusura di qualche Scuola Materna. Il consigliere dell’Asilo di Cocquio, Pier luigi Sandrinelli, ha dichiarato che l’Asilo da lui amministrato non è più ormai in condizione di pagare le maestre.
Il gruppo consiliare “Il paese che vorrei” ha denunciato il fatto che l’Amministrazione si è sempre limitata a “tamponare” il problema con periodiche e sofferte “iniezioni” di denaro pubblico oltre a quello dovuto dalla convenzione in essere; è mancata cioè, secondo loro, la capacità politica di guidare i tre asili verso una soluzione definitiva di razionalizzazione e riqualificazione del servizio.
Giovanna Meloni ha allora proposto la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia che accorpi le attuali tre realtà, magari rinunciando alla costruzione del nuovo Municipio o del marciapiede di Caldana, opere particolarmente onerose e previste dall’Amministrazione Ballarin.
La proposta ha raccolto il consenso fra alcuni cittadini, ma si è scontrata con la perplessità dei genitori.
Una nuova struttura offrirebbe, secondo il consigliere Meloni, molti vantaggi: l’accorpamento delle tre scuole in una unica comporterebbe un notevole abbattimento dei costi fissi (un edificio con tutte le funzioni che servono per renderlo efficiente costa meno di tre!), la gestione degli Asili risulterebbe complessivamente più economica e la didattica più efficace. Dal canto loro i genitori hanno espresso l’apprezzamento per i loro tre “piccoli” asili (piccolo è bello!); per alcuni degli intervenuti una “ricchezza” da non disperdere.
Al termine ci si è dati appuntamento per un’ulteriore incontro, questa volta con la presenza degli Amministratori, che in questa prima riunione non sono stati intenzionalmente invitati.
La redazione