15 aprile
Video Pellegrinaggio anno 2017
Spunti di riflessione per la settimana che, attingendo da fonti non attuali, si mostrano per la loro forza profetica
Non esiste alcun altro amore…
Di Hans Urs von Balthasar (1905-1988)
Tratto da .. Solo l’amore è credibile, Borla, pp. 93. 98-99
Lo spalancarsi dell’abisso ardente dell’ira divina è strettamente connesso all’aprirsi dell’abisso ardente dell’amore divino […]. Il gravissimo, minaccioso avvertimento per così dire di Dio Padre (che offre ai peccatori il suo amore più grande, il Figliolo) di non fare cattivo uso di questa sua estrema offerta, poiché dietro a essa non esiste più nessun altro amore cui potersi appellare e da poter offrire, avvolge come un manto protettivo il cuore spezzato di Gesù.
E, d’altro lato, lo Spirito dell’amore non può far comprendere al mondo la croce se non mettendo a nudo tutti gli abissi della colpa che ha il mondo, colpa che sulla croce diviene manifesta e senza la quale la croce non è spiegabile. L’abbandono in cui il Crocifisso è lasciato dal Padre ben ci fa capire da che cosa siamo stati liberati e salvati, ossia dalla perdita definitiva di Dio […].
La prima cosa che deve saltare agli occhi del non cristiano nella fede cristiana è il fatto che essa palesemente osa molto, troppo. E’ troppo bello per essere vero: il mistero dell’essere svelato come amore assoluto, che si abbassa a lavare i piedi, anzi le anime delle sue creature e prende su di sé tutta la bruttura della colpa, tutto l’odio che si scatena contro Dio e tutte le brutali e feroci accuse scagliate contro di lui, tutto lo scherno dell’incredulità che circonda e ricopre la sua apparizione e manifestazione, tutto il disprezzo che conclude nell’inchiodamento sulla croce la sua incomprensibile discesa fra le creature: tutto egli prende su di sé, per scolpare dinanzi a se stesso e al mondo tutto la sua creatura. Questa è davvero troppa bontà: nulla al mondo giustifica una simile metafisica, quindi neppure può farlo quel segno “Gesù di Nazaret” isolato, così debolmente provato sotto il profilo storico, così difficile da decifrare. Erigere un edificio così grandioso su un fondamento così fragile vuol dire superare tutti i limiti dell’intelletto