Il 25 Aprile 2025 segna un traguardo storico: l’Ottantesimo Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Anche Cocquio Trevisago si prepara a vivere questo momento con profonda intensità e partecipazione, rinnovando il ricordo e il senso di gratitudine verso chi ha combattuto per la nostra libertà. Le celebrazioni inizieranno alle 9:30 nel cortile dell’Oratorio di S. Andrea con l’Appello dei dispersi in guerra, un omaggio commosso a chi non è mai tornato, simbolo del dolore collettivo e della memoria che resiste al tempo. Alle 9:50 partirà il corteo, accompagnato dal Corpo Musicale Gaviratese, che attraverserà le vie per raggiungere il monumento ai caduti. Lì avrà luogo la deposizione della corona d’alloro, gesto semplice ma potente, che unisce il presente al passato. Seguiranno gli interventi delle autorità e le letture degli alunni delle scuole, che con parole fresche e autentiche daranno voce ai valori della Resistenza e della democrazia. La commemorazione sarà curata congiuntamente da A.N.P.I., Amministrazione Comunale e Gruppo Alpini, a testimonianza del forte legame tra istituzioni, memoria storica e tessuto sociale. Questo Ottantesimo è molto più di una ricorrenza: è un invito a riflettere, a custodire la memoria e a trasmettere il valore della libertà alle nuove generazioni.
“…stralci dal diario di guerra di un giovane Varesino
prigioniero in Germania dal 13.9.43 al 25.8.45″
“Una tradotta di profughi ferma da una settimana senza apportare ad essa il minimo aiuto, donne vecchi e bambini costretti a vivere su vagoni sporchi e senza un minimo di conforto…
Ho visitato questa città dei Dei Danubio blu che si chiuse… fra quei ricordi mi rispecchiavo non più i bei palazzi e le maestose ponti, ma distruzioni di una guerra infame e la miseria delle retroguardie tedesche!…
Dalla partenza dal campo di concentramento fino a Verona, nessuno più vegliò o dormì, tutti in due silenziosi versi: speranza quell’aria che era ormai poetica ove si spera l’Italia, volevamo vedere quel Brennero che, barriera insormontabile, ci ha diviso dalle nostre case.”