“Cocquio deve essere un paese dove le regole vengano rispettate. Pena l’allontanamento almeno di 48 ore dei trasgressori; se recidivi il tempo sarà superiore”.
Parole chiare del sindaco Danilo Centrella nei confronti di coloro che favoriscono il degrado del paese. E’ stata, infatti, emessa ieri un’ordinanza urgente in materia di tutela della vivibilità urbana e del decoro. “Stiamo vivendo una situazione di criticità considerevole – continua – a cui dobbiamo porre rimedio. Questo estremo disagio lo si vive nelle pertinenze dei parchi pubblici e del centro urbano.
Sono stati sorprese persone, tra cui extracomunitari, a rovistare nei cassonetti, posizionati da associazioni umanitarie, per la raccolta di abiti usati.
Dopo questa operazione hanno lasciato tutto in disordine”. Il primo cittadino continua illustrando la situazione attorno ad un supermercato che tiene aperto 24 ore: persone che bivaccano bevendo e creando schiamazzi, soprattutto la notte. Di giorno ragazzini che nei parchi si arrogano il diritto di danneggiare gli oggetti comunali. “Questa non è l’idea del nostro paese!”. E’ recente l’episodio di un ragazzino che ha disegnato un pene su panchine al parco comunale. Arguta l’osservazione di Centrella su Facebook: “Caro ragazzino, ce l’hai piccolo!”, facendo riferimento, in qualità di urologo, al fatto che, secondo Sigmund Freud, in chi rappresenta graficamente organi sessuali c’è la convinzione di avere un pene piccolo.
L’ordinanza ha come modello quella adottata a Morazzone dal sindaco Matteo Bianchi con il quale Centrella ha collaborato “e per questo lo ringrazio”. Da ieri quindi a Cocquio non si può più “bivaccare nel centro abitato, detenere o utilizzare strumenti idonei all’imbrattamento di immobili e arredo urbano; praticare ogni forma di accattonaggio, sollecitare o richiedere denaro o altra utilità economica, con particolare riguardo ai parcheggi pubblici. Infine imbrattare muri e arredi urbani e danneggiare con atti vandalici proprietà del comune”. Le pene vanno da 100 euro a 300 euro con sanzione raddoppiata in caso di recidiva. “Il trasgressore è comunque tenuto al ripristino dello stato dei luoghi a propria cura e spese” e inoltre è sottoposto alla confisca dei mezzi utilizzati per commettere la violazione.
Per lo stato di ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza, commercio abusivo, se in parchi pubblici o centro urbano è previsto l’allontanamento dal comune fino a 48 ore. “Se i genitori danno i soldi ai figli per bere, paghino anche l’albergo per poterli ospitare fuori da Cocquio”, conclude il sindaco.
Federica Lucchini
Ordinanza Sindacale contingibile e urgente n. 5 del 27.10.2017