E’ nell’universalità del carattere che possiamo leggere la nostra storia e il suo divenire. Si tratta di un moto che traspare dalla forza educativa dell’arte, dalla capacità di indagare e mettere a nudo i segreti di una scienza incline a determinare le ragioni dimostrative del suo essere, della sua forza trainante, si tratta di un’ inclinazione naturale all’investigazione morale, alla sua capacità di saper entrare nella stravaganza creativa di un mondo che si scopre perennemente diverso, incapace a volte di frenare i suoi impulsi trasgressivi. Siamo un paese con identità ben definite, che sanno accogliere e raccogliere le stimolazioni del mondo, pronto sempre a commisurarsi e a ridefinirsi, a sottoporsi a un’analisi attenta per ritrovarsi, salvo ritrarsi quando è costretto a decidere per un sì o per un no che faccia chiarezza su chi siamo e che cosa vogliamo.
Siamo un paese capace di mostrare la parte migliore di sé, ma spesso disattento e un po’ superficiale, che si lascia coinvolgere dagli intrighi di corte, incapace a volte di saper guardare fino in fondo, dove la verità non ha mai due facce, ma solo quella del buon senso e della giustizia sociale. Un paese ricco di pensiero, che si caratterizza per la sua generosità, ma che non ama essere tradito, preso in giro, che conosce bene la spudoratezza del male per non combatterlo con armi adeguate, del buon senso e dell’intelligenza pratica, un paese che nonostante tutto si apre spazi di osservanza e di competizione in un mondo che tende sempre di più a invadere, un mondo a tratti maleducato, che si sta avvizzendo nella sua natura morale, quella che conserva un’intolleranza atavica, correlata a ricordi, a paradossi creati quando la vita era incapace di suggerire idee di osservanza di regole, di rispetto esistenziale, di educazione popolare. Siamo un paese che ama anche quando l’amore diventa un peso quasi insopportabile, perché è convinto di quanto sia fondamentale non mollare, non lasciare al nemico anche solo l’idea di non farcela, di non esserne all’altezza. Siamo un paese che vuole continuare a essere faro di civiltà, anche nei confronti di chi crede di poter imporre con arroganza il proprio pensiero, le proprie strategie e la propria cultura. Chi si avvicina forse non sa quante guerre abbiamo dovuto sostenere e quante fatiche e quante sofferenze abbiamo dovuto affrontare per costruire quella dignità che ci viene riconosciuta. Siamo un paese che sa amare, ma che non può permettersi di farsi prendere in giro da chi promettendo libertà, fraternità e uguaglianza fruga nelle libertà altrui, prevaricandole, senza pensare che ogni libertà ha una sua storia, una sua condizione, una sua cultura e che ognuno ha il diritto di essere interpellato e considerato con il massimo del rispetto possibile, perché la storia non fa sconti, chiede sempre il suo prezzo, anche quando sembra che tutto sia passato in giudicato