VIRGOLA!!
DOMENICA 15 SETTEMBRE 2024 alle h 16 sotto il glicine della Cooperativa di Cazzago
Brabbia, via Piave 3 si ricorderà Luigi Stadera nel quinto anniversario della sua scomparsa
attraverso alcuni suoi scritti raccolti nella rivista “Virgola, periodico quasi comico di Cazzago”.
Siete tutti invitati! Ingresso libero e gratuito
Betty Colombo
Luigi Stadera è stato un autore prolifico, profondamente legato alla sua terra natia, Cazzago Brabbia, e ai temi della vita contadina, dei pescatori e del lago di Varese. Il suo lavoro non si è limitato a raccontare la storia e la cultura di questa zona, ma ha anche esplorato le tradizioni linguistiche, i costumi e le leggende locali. Le sue opere sono una testimonianza preziosa della vita rurale e delle tradizioni del Nord-Ovest della Lombardia. Stadera ha ricoperto il ruolo di redattore del periodico “Virgola”, una rivista “quasi comica” di Cazzago, dove il suo spirito ironico e la sua acuta osservazione della realtà quotidiana si sono riflesse in numerosi articoli e racconti. Tuttavia, è attraverso i suoi libri e saggi che ha immortalato in modo più approfondito il mondo che tanto amava. Tra le sue opere più importanti troviamo “Il sale della terra. Memorie del mondo contadino nella tradizione della Lombardia nord/ovest”, un viaggio nelle radici contadine di una regione che ha visto cambiamenti drastici nel corso dei decenni, ma che conserva ancora una memoria viva delle sue tradizioni. In questo saggio, Stadera descrive con cura i ritmi della vita rurale, mettendo in luce il rapporto tra l’uomo e la terra, una relazione fatta di rispetto e di fatica. Il lago di Varese è protagonista in molte delle sue opere. In “Il lago. Il lago di Varese tra storia, cultura e tradizione”, Stadera esplora il legame tra il lago e le comunità circostanti, raccontandone la storia e l’influenza sulla vita culturale e sociale della regione. Allo stesso tempo, in “Le parole dei pescatori. Indagine sul lessico della pesca nel lago di Varese”, l’autore si concentra sul linguaggio dei pescatori, un lessico ricco di termini ormai quasi dimenticati, ma che riflette la saggezza e l’esperienza di generazioni di lavoratori del lago. L’amore di Stadera per la toponomastica emerge in “Luoghi di Cazzago. Ricerca sulla toponomastica dialettale”, un’opera che analizza i nomi locali, spesso legati alle tradizioni dialettali. Con questa indagine, l’autore offre uno spaccato unico della storia e della cultura linguistica di Cazzago Brabbia, mostrando come i nomi dei luoghi possano essere chiavi per comprendere il passato. Anche la fauna e la flora locali sono al centro delle sue ricerche. In “Bestiario dialettale. Il nome degli animali selvatici nella tradizione dei laghi varesini”, Stadera esplora il mondo animale attraverso la lente della lingua dialettale, mentre in “L’erba che guarda in su. Piante spontanee nella tradizione dei laghi varesini”, si dedica alla flora locale, raccontando come le piante spontanee siano state parte integrante della vita e delle credenze popolari. Alcune delle sue opere, come “Il bucato delle streghe. Tradizione e dialetto in terra varesina”, offrono uno sguardo più vicino al folclore e alla mitologia locale, dove leggende di streghe e creature misteriose si intrecciano con la cultura popolare, mentre in “C’era una volta. Fiabe e leggende nella terra dei laghi”, Stadera raccoglie storie tramandate di generazione in generazione, raccontando fiabe e leggende della terra varesina. Con “Dio ama i pesci”, Stadera regala una riflessione più personale e spirituale, un’opera che sembra unire il sacro e il profano, celebrando il rapporto ancestrale dell’uomo con la natura, in particolare con i pesci del lago di Varese, che sono stati per secoli una fonte di sostentamento e di mistero. In tutte le sue opere, Luigi Stadera dimostra un’immensa passione per il suo territorio e per le persone che lo abitano. Attraverso i suoi libri, ha preservato un patrimonio culturale che rischiava di andare perduto, rendendolo accessibile alle generazioni future. Grazie alla sua capacità di narrare con autenticità e umorismo, ha saputo raccontare una Lombardia rurale e lacustre, ricca di tradizioni, ma spesso poco conosciuta al di fuori dei confini locali.
Luigi Stadera a un anno dalla scomparsa ricordato a Cazzago Brabbia
Cazzago Brabbia – Nella chiesa parrocchiale di San Carlo le esequie di Luigi Stadera