– Costituisce un colpo d’occhio particolare quel paio di scarponcini isolati, lasciati dalla proprietaria, ora impegnata in una partita di hockey su ghiaccio: sono lì da tempo mentre la gara si anima. E’ una esperienza che capita in questi giorni lungo la riva del lago di Varese a Cazzago Brabbia: lo strato di ghiaccio è spesso e, nonostante sia vietato salirci, “poiché la sua tenuta non è verificata”, come è scritto su una comunicazione della polizia municipale, la gente è incurante: dai bambini con i genitori, agli adulti robusti. Vogliono godere di questo spazio: l’unica prudenza è lo stare vicino alla riva. Il lago di piazza, come viene chiamato il porticciolo, è pieno di auto, anche se è vietato sostare. E questo in un giorno settimanale. “Domenica scorsa – spiega il sindaco Emilio Magni – abbiamo ripristinato il divieto d’accesso per le auto (ad esclusione dei residenti e dei disabili) come in estate per impedire un sovraffollamento”. Ma i curiosi sono comunque arrivati e hanno animato quest’angolo di lago, confortati anche dal fatto che il bar fosse aperto. “E’ un paesaggio bellissimo – afferma Magni – Il ghiaccio arriva fino alla punta del Pizzo creando un angolo di lago particolare” E’ da circa una settimana che le canne palustri secche fuoriescono dal ghiaccio, altro scorcio insolito che attira l’attenzione.
“La punta del Pizzo gela tutti gli anni, perché in quel punto mancano le correnti – spiega Ernesto Giorgetti, pescatore professionista – e per noi è una tradizione andare a pattinare”. Lui, intanto, come d’abitudine, ha portato la barca “sotto l’isola Virginia”, nel punto dove, anche se gelasse tutto il lago, come è avvenuto circa dieci anni fa, l’acqua resta libera.
Federica Lucchini