Una processione laica che dà la dimensione di come il lago di Varese sia un luogo sacro per Cazzago. E’ tutto pronto perché lunedì 8 luglio dalle ore 9, il san Pietro, ultima barca per la pesca comunitaria con il realone (“rierùn”), che rischiava di andare perduta per sempre, ma salvata dopo un accurato restauro, verrà trasportata a mano su un carrello dal porticato della scuola primaria “G. Pascoli”, dove è rimasta per alcuni anni, fino al lago di Piazza, il lungolago, dove l’attende la sede definitiva. Ogni momento vissuto attorno al suo recupero, giacché era in condizioni estremamente precarie, dopo che nel 2014 gli alunni lo avevano scoperto ai margini del bosco, ritenendolo una balena spiaggiata, è stato all’insegna della precisione, di un lavoro certosino e appassionato che solo chi crede nel valore delle testimonianze inerenti la pesca può svolgere, in una dimensione che annulla il tempo. E stata la domanda dei bambini diretta al sindaco Emilio Magni di poterlo salvare dopo la sua scoperta che ha messo in moto tutto tutta questa attività ammirevole, durata un anno: il rierùn è tornato all’antico splendore, forte, elegante, enorme, come quando fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, assieme al suo gemello il san Paolo, ora scomparso, era usato in quella pesca che impegnava più di 20 pescatori: con due reti lunghe 160 metri e alte 40 cadauna si riusciva a imprigionare un’enorme quantità di pesci. Proprio per poterle trascinare e sollevare, colme di rinche e scardole, era necessario un buon numero di pescatori e imbarcazioni più grandi rispetto ai classici barchetti. Rierùn dapprima era il nome delle reti, successivamentre è stato attribuito alle due barche.
Ora dopo un lavoro così curato durante il quale nelle mani degli abili artigiani era come fosse presente la riconoscenza dei pescatori “andati avanti” che hanno vissuto questa esperienza di pesca così intensa, il trasporto deve essere collettivo e scenografico: ogni dettaglio continua ad essere curato. Così si partirà dalla scuola e si sosterà nella piazza del municipio per la foto ricordo. Poi la processione passerà per le vie del paese in un percorso particolarmente curato, considerate le dimensioni del natante, affronterà la discesa finale molto impegnativa. Sulla riva il barcone verrà collocato sotto un’apposita tettoia, costruita presso la casa dei pescatori, sede della Cooperativa pescatori del lago di Varese.
Federica Lucchini