Il programma che lo vede attivo in prima persona abbraccia sei mesi, ma con la sua amministrazione il sindaco Emilio Magni ha pianificato le attività per tutto l’anno. Il suo mandato è in scadenza; fra un mese lui scioglierà il dubbio se proseguire oppure lasciare, ma comunque, assicura, il gruppo di maggioranza attuale si presenterà alle nuove amministrative. Dunque, nel frattempo, vengono completati i lavori di bonifica dell’ex zona fornace, adiacente la palude Brabbia, finanziati con un milione di euro a fondo perso dalla Regione negli anni scorsi allo scopo di ripulire questa area divenuta un deposito di rottami, anche di amianto, sommerso dalla vegetazione. Dunque un sito contaminato, un tempo sede di un’attività produttiva, che ha dato lavoro a molti operai. “I rifiuti sono stati portati in discariche autorizzate -spiega il sindaco- Ora si sta intervenendo sull’edificio e in particolare sulla ciminiera. Ciò ha comportato l’asportazione di ulteriori rifiuti per cui lo scorso marzo abbiamo avuto ancora un anno di proroga per ultimare i lavori necessari”. L’area, dopo la bonifica, verrà inserita in un contesto di grande pregio ambientale, considerata la vicinanza con la palude Brabbia e un laghetto artificiale formatosi negli anni. Un intervento che sta a cuore a Magni è il posizionamento dell’ultima barca del “rierun”, costruita anni fa per la pesca collettiva delle tinche. Grazie alla Cooperativa Pescatori del Lago di Varese, verrà edificata un struttura, posta accanto alla casa dei pescatori, sul lungolago di Cazzago, che la custodirà. Il parco della storia della pesca sul lago verrà così completato, considerata anche la vicinanza delle tre ghiacciaie per la conservazione del pesce. “Siamo in attesa della risposta del Ministero dei Beni Ambientali -prosegue il primo cittadino- per il finanziamento del restauro del vecchio lavatoio lungo la riva”. A breve ci sarà l’avvio per la messa a norma e per il potenziamento dell’illuminazione pubblica (collegato ad un progetto, tramite Agenda 21 dei Laghi), che prevede la gestione affidata ad un privato, in cambio di tariffe più contenute e migliorie. Per chi frequenta la pista ciclopedonale del lago troverà illuminata la via Streccia, denominata così per le sue strette dimensioni, e la troverà anche migliorata per quanto riguarda il completamento della sua pavimentazione. Attenzione verrà rivolta al superamento delle barriere architettoniche nell’edificio del municipio che favorirà non solo l’ingresso agli ambulatori medici, ma anche alla biblioteca e all’ufficio postale. “Sono soddisfatto di questo quinquennio in cui ho amministrato un piccolo paese, dalla forte connotazione culturale -conclude- E’ stato costruttivo lavorare con una minoranza collaborativa, con volontari quali la Protezione Civile, la parrocchia, il comitato genitori della scuola elementare. Tutti orientati al bene di Cazzago”.
Federica Lucchini