Grazie al lavoro di ristrutturazione del vecchio cortile in terra e sassi e grazie all’impegno di don Hervé Simeoni con il contributo alla memoria di Fernanda e Nazzarena Colleoni abbiamo ora un bello spazio utilizzato soprattutto dalla scuola parrocchiale per l’accoglienza e la ricreazione.

Il mio rientro è previsto per il 19 alle 13.10 a Malpensa per far fronte all’operazione non “contemplata” nel mio cammino di vita, ma ora necessaria.

La diversità è proprio un grande dono quando mi preoccupo con fiducia di “vedere” sempre e prima di tutto la dignità dell’altro. Questa mi aiuta a non
trincerarmi nei giudizi che istintivamente nascono in me a causa della diversità di atteggiamenti che appartengono allo sguardo superficiale, ma non
allo sguardo missionario.

Vi ho sentito tanto vicini in questo mio e nostro guardare lontano da poter prendere a prestito,
per salutarvi tutti, il bello slogan che già citavo: anche la nostra è una bella storia.

Il 19 giugno don Hervé è rientrato per un periodo di riposo e risiederà a Domo fino alla fine di luglio fin tanto che sarà in Italia può essere raggiunto al suo numero di telefono348-9192640

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Ciao e ricordiamoci a vicenda nelle preghiere perché la tentazione è sempre accovacciata alla nostra porta e dobbiamo essere per questo prudenti sorretti dal dialogo con il Signore e nella Comunità.

Nella mia piccolezza vedevo le tante sofferenze morali e fisiche che tanti fratelli e sorelle nel mondo e a volte anche in me, e in ogni parte del mondo, sono costretti a vivere a causa dei “nostri sguardi”: indifferenti, aggressivi, egoistici.

Tornando a casa dopo la celebrazione abbiamo incrociato tanti asinelli con soma e passeggero in fila indiana, ma di ponci nemmeno l’ombra purtroppo con l’acqua che scendeva fitta fitta. E in questa pioggia andavano tutti tranquilli e…purtroppo bagnati. Io in macchina mi vergognavo un po’ e l’unica cosa che non ho mancato di fare è stata quella di offrire un saluto…ciao ciao

A volte mi accade di non avere il cuore in pace per le tante povertà che incontro e nel silenzio della preghiera piango per queste ingiustizie che continuamente feriscono o uccidono la vita di tanti bimbi, uomini, donne, anziani e giovani dentro un’indifferenza assordante.

Che gioia per questa grazia della provvidenza che tocca il cuore di tanti fratelli permettendomi di essere “ponte della loro misericordia” che gratuitamente vivono per servire, come dice il vangelo: “non sappia la destra quello che fa la sinistra”. Cioè con semplicità di cuore e nella più ricca gratuità.

La mia salute è buona ed anche il morale. Con il creolo sto facendo progressi anche se non sono ancora in grado di parlarlo con un po’ di scioltezza.

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E nella preghiera chiedevo al Signore, e continuerò a chiederlo, la serenità per chi vive situazioni impegnative di vita o di malattia. Cosi ho parlato al Signore anche dell’amico (…) e continuerò con voi a farlo. Non so quale grazia voglia donargli il Signore, ma so certamente che gli vuole un bene immenso. Con affetto don Hervé

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Bella la foto del nonno e del nipotino che ad un certo punto della messa si è staccato dalla mamma e con gioia ha raggiunto il suo nonno
per suonare con lui.

Una scena bellissima che mi ha commosso.

La salute è buona e anche il creolo haitiano lentamente comincia ad essere più familiare. Quando leggo ormai capisco quasi tutto. Il problema è ancora un po’ complicato quando parlano, ma sono fiducioso. Come già sai da martedì sera sarò a Mare Rouge fino al 30.

Mi preparo per andare a celebrare la messa, ma devo andare a piedi perché non c’è la strada, ma un sentiero. Buona domenica a tutti.