Belle pagine sta scrivendo la comunità di Casciago, guidata dal sindaco Miko Reto, in queste settimane contraddistinte dalla presenza del Coronavirus. Sono all’insegna di testimonianze che si intersecano a formare un tessuto di solidarietà. Espressioni comuni di operatori che raccontano la loro esperienza a contatto della fragilità danno la dimensione di quanto sia percepita l’autenticità del bisogno: “L’anziano solo è controllato dal vicino che segnala le eventuali difficoltà”, evidenzia l’assessore alla Protezione Civile Alberto Gaggioni. Stesse parole usate da suor Patrizia che mette in luce quanto il buon vicinato funzioni sia a Casciago che nella frazione di Morosolo. “Ormai essere a disposizione 24 ore su 24 della cittadinanza è diventato la nostra vita -spiega l’amministratore mentre illustra le attività svolte dal gruppo- Il tempo ci assorbe completamente con telefonate infinite che richiedono partecipazione e immedesimazione. Capita di ascoltare voci smarrite che richiedono conforto, di rendersi conto che persone si appoggiano totalmente a noi”. “Hanno bisogno di sentire la normalità -interviene la coordinatrice Rosalba Altieri- E allora quando vado a fare la spesa per loro, sono attenta ad acquistare il prodotto richiesto, possibilmente della stessa marca. Accolgo volentieri i bisogni che possono sembrare anche eccessivi. Quel nostro concittadino, ricoverato in ospedale con il coronavirus che ora, riprendendosi, ha chiesto il prodotto per fare la barba, è stato felice di riceverlo: abbiamo capito il suo bisogno di dignità”. La squadra dei volontari che hanno risposto alla chiamata del primo cittadino è eterogenea, folta e instancabile: oltre la normale attività di distribuzione dei prodotti di prima necessità, sono pronti a ricevere tramite whattsapp, anche le singole richieste. Tempo dieci secondi e il bisogno è esaudito. “Dovevo consegnare una pomata ad un anziano che aveva sottolineato la non urgenza -spiega Andrea Zampieri- Sono andato lo stesso subito. Questo episodio penso proprio non lo dimenticherò: è sceso barcollando e piangendo dalla scala. Mi si è avvicinato spiegandomi che la moglie si era scottata e questa pomata gli era necessaria. Mi ha fatto capire cos’è la gratitudine e il patrimonio che rappresentano gli anziani proprio nella loro fragilità. E’ una esperienza costruttiva la nostra che ci permette di renderci prossimi. Usciremo più uniti e solidali”. “Per diverse famiglie questo periodo rappresenta un nuovo modo di essere casa -spiega il parroco don Emilio Rimoldi- Il fatto di possedere per la maggior parte un giardino significa avere a disposizione un ulteriore spazio per rafforzare i rapporti, in questo tempo lungo dove i genitori lavorano in smartworking, ma comunque sono più presenti per i figli”. “Certo, il domani è un contenitore vuoto e questo è motivo di ansia -interviene don Giuseppe Cadonà- Per questo è basilare tenere vive le relazioni. Significativa è stata a Pasqua la presenza, durante la messa, celebrata tramite un canale Youtube dei tre sindaci della nostra comunità pastorale di sant’Eusebio, Mirko Reto, Alessandro Boriani di Luvinate e Antonio Braida di Barasso”. Alla farmacia del dottor Massimo De Bernardi l’afflusso è continuo, ma ordinato nel rispettare le norme. Gli anziani chiedono consigli, magari acquistano banalità solo per uscire di casa, ma l’ambiente sereno. Come lo è al Soul Food “Cibo per l’anima” di Morosolo. “Nelle prime settimane -spiegano i gestori Elia Mozzicato e Alessandro Bronzi- c’era stato la psicosi dei troppi acquisti. Ora la situazione si è normalizzata. Si parla molto: c’è bisogno della buona parola e sorgono ragionamenti su questo tempo che può dare spunto per un miglioramento etico. Informazioni costruttive che comprendono anche un’educazione al mangiare sano”. Poi a Casciago c’è il cuore pulsante della macchina organizzativa comunale che lavora ininterrottamente, rappresentata dal Centro Operativo, le cui direttive vengono concretizzate dalla Prociv: nella fase uno con l’assistenza, l’informazione e la disincentivazione, ora con la distribuzione delle mascherine per le quali si sono avute parecchie donazioni (il gruppo “La Civica” ne ha donate 750 al comune e 200 alla casa di riposo), senza dimenticare la produzione di visiere (grazie alla donazione da parte del sindaco di 4 stampanti 3D): 150 al giorno, che soddisfano le continue richieste anche da lontano. Nell’ultimo week end è stato all’opera l’atomizzatore, acquistato con il contributo della Pro Loco, di privati e delle amministrazioni che fanno capo alla Prociv: Casciago, Luvinate, Barasso, Comerio. “Sono state sanificate le pensiline e diversi angoli del paese, maggiormente vissuti dalla comunità”, spiega Mario Saviori, presidente Pro Loco.
Federica Lucchini
La Rsa cardinal Colombo della Fondazione Colleoni onlus di Morosolo non ha registrato nessun ospite positivo al Covid 19. “Da subito abbiamo messo in atto tutte le disposizioni -spiega il medico responsabile Chiara Ferrari- con un monitoraggio continuo e un controllo molto serrato soprattutto sul personale. Al nostro interno non abbiamo avuto un andirivieni di ospiti ospedalizzati. Siamo stati selettivi anche per quanto riguarda il personale esterno: i fornitori devono stare fuori dalla struttura. Certo, è una modalità diversa di lavorare che comprende fatica, estrema attenzione anche nell’offrire l’affetto agli ospiti, privi della presenza dei loro famigliari”.
Federica Lucchini