A Casciago c’è una pira preparata molto bene dai volontari della Pro Loco. Era stata predisposta per il falò della befana nel parco del municipio allo scopo di divertire i bambini vivendo un momento di convivialità con i loro genitori. Ma quel 6 gennaio non è stata accesa: sul Mondonico l’incendio divampava. Accendere un altro fuoco strideva con l’atmosfera di quel giorno. I bambini sono stati resi felici con la loro calza ricca di doni, mentre tutti guardavano gli elicotteri scendere sul lago di Varese a prelevare acqua con un pensiero di gratitudine rivolto ai volontari della Protezione Civile e in particolare ai volontari del gruppo intercomunale Valtinella, che interesse a i comuni di Casciago, Luvinate, Barasso. Persone che tutti conoscevano. La pira è rimasta per alcuni giorni nel giardino. Poi vedendola così solitaria è nata un’idea da parte dei volontari della Pro Loco, subito accolta dall’amministrazione comunale: perché non accenderla, ora che gli incendi sono spenti, in onore dei nostri volontari? Così ora tutto è predisposto per l’evento “Di falò in falò” venerdì 18 gennaio a partire dalle 19,30 nel prato di sant’Eusebio: dapprima con salamelle, dolci, bevande calde, poi con l’accensione alle ore 20,30. Ciò che rende significativa questa manifestazione è che il ricavato sarà destinato all’acquisto di nuove attrezzature per la Protezione Civile Valtinella. “Casciago non ha la tradizione del falò di sant’Antonio -spiega il presidente Mario Saviori- Ci siamo inseriti con gioia nella tradizione dei falò che caratterizza questo periodo per far sì che l’attenzione dei casciaghesi nei confronti del nostro gruppo così sempre presente sul campo per ogni necessità e di cui siamo orgogliosi, si concretizzi”. “La nostra Protezione Civile ha iniziato ad operare anni fa. Ora, grazie alla sua professionalità, fatta di esperienza e formazione acquisite anche in campagne estive di spegnimento incendi in Liguria e in Puglia, è molto apprezzata -spiega il sindaco Andrea Zanotti- Essendo un’emanazione dei Comuni, è sottoposta alle rigidità della struttura comunale, per quanto attiene i finanziamenti. Ben venga questa “mano” della Pro Loco che permette ai cittadini di collaborare per fare in modo che l’attività dei volontari sia sempre efficiente. Gli incendi di questi due ultimi anni hanno messo a dura prova le loro attrezzature”. “”Non può che farci piacere questa iniziativa -spiega Alberto Gaggioni, Dirigente Operativo Spegnimento (Dos)- Con quest’ultimo incendio caratterizzato da un’intensità e velocità delle fiamme da far paura unite all’asperità e alla pendenza del terreno (a differenza di quello del novembre 2017 sul Campo dei Fiori in cui le fiamme sono state meno veloci), i danni maggiori li hanno subiti gli automezzi per guasti e danni alla carrozzeria, le motoseghe, le pompe, i naspi (tubi per lo spegnimento). Sono mezzi usurati. Quindi accogliamo con gioia l’iniziativa del falò”. I volontari saranno in prima fila. Stavolta con un animo gioiso e riconoscente.
Federica Lucchini