Ieri 50 firme si sono unite alle 74 raccolte da Forza Nuova già domenica scorsa contro il progetto d’accoglienza dei migranti a Villa Letizia, promosso dalla Caritas diocesana di Como. Il voler sottolineare la contrarietà a questo arrivo da parte dai forzanovisti sta producendo altre iniziative: in primis la costituzione di nuovo comitato civico “Caravate sicura” che a giorni uscirà con un proprio logo e che ha in serbo diverse iniziative. La prima, quella di domenica 31 gennaio, vedrà la sfilata di un corteo per le vie del paese con il nuovo simbolo. “Noi – afferma Federico Russo, responsabile provinciale di Forza Nuova – ci consideriamo apostoli della rivolta, contro questa iniziativa e il nostro compito è di assistere il popolo che ha risposto positivamente, stimolandolo a “metterci la faccia”. Noi saremo sempre al suo fianco. Inoltre siccome siamo sempre più convinti che l’accoglienza è un business, la nostra attenzione è sempre più rivolta agli italiani in difficoltà. Sabato 30 gennaio dalle ore 9 alle ore 18 e domenica 31, aderendo alla campagna di Solidarietà Nazionale, un’associazione di volontari che ha competenza provinciale ed è vicino a 20 famiglie in difficoltà, anche noi saremo di fronte al supermercato “Di più” di Caravate per raccogliere alimentari e vestiario che lasceremo sul territorio come frutto della nostra attività. Infatti uno parte di tale raccolta verrà devoluta all’associazione besozzese “Insieme nel futuro” che si occupa dell’assistenza di famiglie italiane”. I firmatari della petizione hanno evidenziato loro richieste che verranno accluse alle firme da consegnare al Prefetto, Giorgio Zanzi. Spicca quella di “rassicurazioni e provvedimenti a tutela della nostra sicurezza”, seguita da quella di revisione degli orari serali di uscita dei migranti, di tutela degli alunni, evitando la sosta degli ospiti fuori dagli edifici scolastici. Inoltre viene richiesto di considerare per le loro uscite giornaliere non solo il territorio di Caravate, ma anche quel di Cittiglio, Brenta e Gemonio, paesi che sono compresi nel progetto di accoglienza. Un controllo adeguato affinché non ci siano uscite notturne, unito al monitoraggio e alla conoscenza dei loro spostamenti, è una delle osservazioni più pressanti. Non viene dimenticato l’evitare lunghe soste in luoghi pubblici e il rispetto delle regole di educazione civica e di decoro.
Federica Lucchini