“Una comunità capace di fiorire come i suoi fagioli, nel segno della speranza; capace di varcare i limiti di se stessa per far crescere la solidarietà”. Monsignor Piergiorgio Bertoldi, vescovo di Spello e Nunzio Apostolico in Burkina Faso e in Niger, ieri nella sala consiliare, ricevuto dall’amministrazione del suo paese, Brebbia, che in occasione della patronale ha voluto festeggiare la sua recente nomina, di fronte al dono in memoria delle sue radici, ha voluto lanciare un messaggio alla sua comunità. E’ stato un momento particolarmente significativo, sobrio e intenso, legato dal “filo rosso” dell’operosità, in un luogo – la sala consiliare – “dove si vive la vita democratica – ha spiegato il sindaco Domenico Gioia – nella prospettiva della comunità e con attenzione verso le fasce più deboli della popolazione”. Il benvenuto è stato caloroso, alla presenza del decano, don Sergio Vegetti, e di fronte all’opera in terracotta di Luigi Bennati, inaugurata sabato sera, e divisa in tre sezioni che sintetizzano la storia di Brebbia nel Novecento: l’emigrazione, il lavoro contadino con l’importante coltivazione dei fagioli, gli anni della guerra e l’attività nei forni, di cui i brebbiesi erano celebri, unita all’industria. I doni dell’amministrazione al vescovo hanno tutti un significato: dapprima un’icona con un Cristo pantocratore che ricorderà al vescovo il Cristo nella chiesa di Brebbia e un cesto dei frutti della terra brebbiese. “Giacché nel suo stemma lei ha voluto un’ape – ha detto il sindaco – abbiamo voluto offrirle i simboli della nostra laboriosità: il miele, il vino a tiratura limitatissima, e i fagioli da semenza perché possa a seminarli in Burkina Faso”. “L’icona andrà ad abbellire la cappella della nunziatura – ha spiegato il vescovo – Vi ringrazio del vostro invito in questa sala dove si sente il respiro di opere che affondano le radici nella coscienza della nostra storia, indispensabili per intuire la direzione in cui una comunità deve andare”
Federica Lucchini