Saranno 2000 i pasti per i bambini ugandesi che la parrocchia di san Michele Arcangelo di Bosto e l’Associazione varesina degli olivicoltori di sant’Imerio si prefiggono di offrire grazie alla festa dedicata al santo che si terrà oggi (sabato 3 febbraio) e domani. I bambini hanno già avuto la possibilità di frequentare la piccola scuola, gestita da padre John Mary, costruita grazie alle offerte provenienti l’anno scorso dal lavoro degli olivicoltori e dalla generosità della comunità di Bosto. Questa festa ha la caratteristica di saper coniugare l’altruismo e la fedeltà alla tradizione, offrendo momenti densi di significato a partire dalla processione che si terrà oggi alle ore 16 partendo dalla chiesa di san Vittore in direzione della chiesetta di sant’Imerio. Rievoca per la quarta edizione la processione che risale al 1417. Alle 17 il prevosto, monsignor Luigi Panighetti, impartirà la benedizione con le reliquie del santo e alle ore 18,30 verrà celebrata la messa nella chiesetta. La domenica inizierà nella chiesa parrocchiale alle ore 9,25 con la benedizione semplice delle bottiglie d’olio di sant’Imerio che quest’anno hanno raggiunto le 210 unità. Metà di quelle dell’anno scorso per le temperature particolari della scorsa annata. Hanno avuto una maturazione rapida e sono cadute prima di essere pronte per la raccolta. L’olio è comunque di qualità e, per chi non lo sapesse, è prodotto grazie al lavoro instancabile dei volontari, che curano il parco degli ulivi di via Monte Bernasco (una laterale di viale Europa), e durante il momento della raccolta si distribuiscono sul territorio chiamati da chi desidera offrire le proprie olive. Si tratta di una gara di solidarietà: gli olivicoltori sono i primi a portare i piccoli frutti ad un frantoio di Lenno (Lecco). Domenica il frutto di tutto questo lavoro, che comporta la potatura e la cura delle piante, apparirà in una elegante bottiglia sulla cui etichetta è raffigurata la chiesa di sant’Imerio. Domenica alle ore 10,30 ci sarà un momento particolare in più rispetto alle precedenti edizioni della festa: una piccola mostra che vuole ricordare tre importanti ricorrenze. Sono, infatti, passati 90 anni dal ritrovamento del sarcofago contenente le reliquie di sant’Imerio, avvenuto l’8 febbraio 1928. Sono 80, invece, gli anni passati dal 14 agosto 1938, quando il cardinale Ildefonso Schuster ha decretato la convalida delle stesse reliquie, mentre 50 sono passati dal 4 febbraio 1968, data dell’ultimo restauro dell’urna del santo. Una sezione della mostra sarà dedicata alla storia dell’associazione. Non verranno dimenticate le testimonianze degli anziani con i loro simpaticissimi aneddoti riguardanti la vita attorno la chiesetta. Spazio dignitoso avrà la sezione artistica per mostrare come la pittura ha saputo celebrare la pianta dell’ulivo e per presentare dipinti di don Pietro Giola, fautore della nascita dell’associazione, che hanno come tema le prime piante di ulivo di Bosto. Alle ore 11, verrà allestita una piccola rappresentazione all’interno della chiesetta, seguita alle ore 11,20 dalle benedizione solenne delle bottiglie di olio, sul sagrato. La messa solenne alle ore 11,30 nella chiesa parrocchiale e il pranzo comunitario in oratorio saranno gli altri due momenti molto frequentati.
Federica Lucchini