L’Ing. Carlo Martegani ci fa pervenire il seguente scritto
Seguendo una consuetudine che mi porta a realizzare riproduzioni di aerei idrovolanti storici, ho voluto costruire (cosa che non ha mai fatto nessuno ) un aereo del 1913, nato terrestre nell’atelier parigino dei fratelli Farman per rendermi conto di cosa era l’evoluzione tecnologica del più pesante dell’aria a soli 10 anni dal primo volo dei fratelli Wright nella Carolina del nord (17 dicembre 1903 ). La costruzione era tutto legno e tela e un intrico di tiranti e arridatoi tutti lavoranti. 26 metri di apertura alare con due ali distanziate da 16 montanti. La propulsione era assicurata da due motori ruotanti Gnome da 80 CV per un totale di 160 CV in grado di tirarlo fuori dall’acqua e portarlo in volo a circa 100 Km/h. Equipaggio formato da 2 persone, pilota e motorista. Iscritto all 1° Edizione della Coppa Schneider del 1913 a Monaco , superate le prove preliminari, non ha potuto compiere i 10 giri del circuito a causa di una capottata in decollo per mare mosso. Ha comunque vinto il Meeting di aprile sempre a Monaco. Il modello, da me costruito in perfetta scala riproduce quanto ho detto. Dopo il collaudo felice e i voli all’Idromeeting di Biandronno (26-27 agosto u.s.) sto installando un altoparlante con un piccolo circuitino di amplificazione e un dispositivo che riproduce in suono dei motori ruotanti Gnome per rendere più realistico il volo. Le allego una splendida foto di sabato mattina 26 agosto da vedere a tutto schermo.
Il video di Giuseppe Segala