Ci sono case le cui pareti sono intrise della vita intensa e unica che hanno vissuto; luoghi singolari che sono stati abitati da persone particolari. Tale è a Biandronno la casa dove per più di mezzo secolo Gualberto Niemen, morto nel 2003 a 95 anni, burattinaio più vecchio d’Italia, ha creato i suo burattini, i suoi fondali, le sue commedie. Dove sono passati molti artisti circensi e studiosi come Guido Ceronetti. Una fucina di animazione per tanti discepoli che volevano apprendere un’arte che rischiava di estinguersi, un serbatoio inesauribile di ricordi.
Il comune di Biandronno – dal 2001 proprietario della casa per volontà dello stesso artista – durante l’ultima seduta del consiglio, ha deciso di alienare la costruzione, e il ricavato utilizzarlo per la collezione dei suoi burattini che si trova in villa Borghi. Collezione che è stata donata interamente dal suo creatore. La casa, purtroppo, però, in questi anni è stata abbandonata e ne mostra i segni. “La mia casa per i burattini, le creature che mi accompagnano da una vita”, aveva detto Niemen quando aveva deciso di lasciare la sua casa al comune con l’intento che vi venisse realizzato un museo permanente. “Nel caso di alienazione – aveva aggiunto nel testo – il ricavato vada comunque per la realizzazione di un museo o il potenziamento dello stesso nel caso fosse già realizzato”. L’amministrazione comunale, guidata da Sandra Scorletti, ha, dunque, rispettato le sue disposizioni. Si attende, quindi, un acquirente che possa far rivivere un luogo che è stato pieno di fascino e nel contempo permetta il miglioramento di una collezione di quaranta burattini, costruiti per la maggior parte in legno di cirmolo, dipinti dallo stesso artista. Interessanti sono anche i copioni autografi, rappresentati anche da altre compagnie teatrali e il materiale che l’ha seguito in tutto il suo percorso artistico, come i manifesti pubblicitari. Un considerevole patrimonio, fondamentale per la ricostruzione della sua attività, testimonianza di un teatro che ha salde radici nella Commedia dell’Arte. Niemen era conosciuto anche in Piemonte, dov’era nato, e che raggiungeva in bicicletta con il suo teatrino viaggiante. “Gli applausi cancellavano la fatica”, ricordava.
Un’altra costruzione verrà alienata: è adiacente la centrale piazza Cavour e conserva particolari Liberty. Sede di un caffè, era frequentato da un biandronnese, Marino Viarana, che aveva stretto amicizia con Edda Ciano, figlia di Mussolini.
Federica Lucchini