Martedì 8 gennaio alle ore 15,30 nella chiesa prepositurale dei santi Alessandro e Tiburzio si svolgeranno le esequie del maestro Gianfranco Lazzari, 94 anni. Nativo di Cocquio Trevisago, ha rappresentato un’epoca per la Schola Cantorum della chiesa parrocchiale di san Giovanni Evangelista a Gavirate. Cinquant’anni ininterrotti di impegno come direttore e come organista a partire dal 22 novembre 1956, giorno della festività di santa Cecilia. Toccava quei tasti dell’organo Mascioni con quella soddisfazione e quella meraviglia ogni volta rinnovata che si prova di fronte ad oggetti che hanno un valore sacro. Anche quando faceva freddo, con il cappotto, bavero alzato, si sedeva di fronte alla tastiera e si trasfigurava, tanto viveva per la musica. Fu un giorno di festa per lui il 27 dicembre 1991 quando la parrocchia lo insignì del premio “Giovannino d’oro” per i suoi 35 anni di attività dedicati alla comunità anche come compositore e arrangiatore. Aveva detto: “Fin dal lontano 1956, la ragione della mia scelta musicale è stata ispirata ad un grande desiderio di collaborare con il celebrante per rendere più solenne la partecipazione liturgica alle messe. Sotto l’aspetto interpretativo ho cercato di dare il meglio richiamandomi ala massima di sant’Agostino: “Chi bene canta, prega due volte” e alla indicazioni del prevosto don Tiziano Arioli, insigne liturgista, mio maestro e consigliere. Significativi e ricchi di godimento spirituale sono per me i momenti in cui, durante l’accompagnamento dei canti, sento la totale partecipazione della collettività o quando da solo suono dei pezzi musicali che favoriscono l’elevazione dell’animo a Dio”. Oggi (7 gennaio) alle ore 20,30 nella chiesa di Besozzo verrà recitato il rosario.
Federica Lucchini