BESOZZO MIGRANTI
– “In ottemperanza alla Parola del Vangelo che dice “Era forestiero e mi avete accolto” e in conformità alle indicazioni pastorali di Papa Francesco e del nostro Cardinale Arc. Angelo Scola, la nostra comunità esprime il desiderio che nella casa parrocchiale di Olginasio vengano accolti dei rifugiati con un contratto di comodato e accompagnati durante il soggiorno, come da progetto presentato dalla “Cooperativa lotta contro l’emarginazione”. La lettera, inviata dal parroco don Sergio Vegetti, certo che “questa iniziativa servirà ai rifugiati e alla comunità besozzese” a Tiziano Pedroni, assessore ai Servizi Sociali, ha trovato immediata sintonia nell’ amministrazione comunale. Così, sono ospitati a Besozzo a partire da questi giorni, sette migranti, in un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, provenienti dall’Africa subsahariana: cinque nella casa parrocchiale di Olginasio e due in una casa di proprietà comunale.
“Responsabilità amministrativa e sensibilità amministrativa: sono questi i due capisaldi su cui poggia questa scelta di accogliere chi è in difficoltà – spiega il sindaco Riccardo Del Torchio – Dopo un’attenta analisi ci siamo resi conto che questa progettualità ha una sua sostenibilità e un impatto minimo sulla popolazione non dimenticando nessuno: l’esigenza del Prefetto, Giorgio Zanzi, e nel contempo chi vive sul territorio. Non ci spaventiamo da problemi fittizi e lavoriamo senza preconcetti. Quindi questo progetto accoglienza è sostenuto da due pilastri: la parrocchia e il comune e diventano sempre più consistenti grazie alla presenza della Cooperativa, della Caritas e alla sensibilità delle associazioni besozzesi che hanno messo in campo le loro azioni di sostegno”.
“Il progetto proposto dalla Cooperativa, con il supporto de “I colori nel mondo” e del Coordinamento Migrante è l’esito di un percorso di riflessione e rappresenta la volontà di affrontare la questione dell’accoglienza dei cittadini migranti richiedenti protezione internazionale in modo congruo e adeguato al contesto territoriale della Provincia – spiega la coordinatrice Silvia Antonetti – Oltre a dare una risposta alle due prime esigenze fondamentali (vitto e alloggio) un secondo, ma non meno importante obiettivo, sarà quello di mettere ciascun ospite nelle condizioni di favorire l’integrazione personale, finalizzata al recupero dell’autonomia sociale, relazionale, economica”.
Intanto Besozzo si sta movendo: “L’associazione Auser Besozzo Insieme è disponibile ad offrire ore supplementari di insegnamento della lingua italiana, in aggiunta a quelle stabilite dalla Cooperativa – spiega l’assessore Pedroni – come i volontari della sala lettura. L’oratorio di Ca’ Marchetta li integreranno nelle loro attività sportive. Si darà origine ad una rete di accoglienza tra associazioni laiche e cattoliche”. “Il nostro – spiega il parroco – è un servizio all’uomo nel solco della misericordia e della discrezione, senza clamore”. Mercoledì 18 novembre alle ore 21 in sala lettura, prima della proiezione del teatro-reportage “Come il peso dell’acqua”, verranno presentati i sette migranti alla popolazione.
Federica Lucchini