Dal 28 aprile le rive del rio Merada, affluente del Bardello, sono pulite. La giornata del verde pulito ha posto in luce la sensibilità ecologica dei gruppi “Sei di Bogno se…”, “Sei di Besozzo se…”, dei giovani per Besozzo e dell’amministrazione comunale che ha patrocinato l’iniziativa ed è stata parte attiva nelle figure del vicesindaco Gianluca Coghetto, delle consigliere Francesca Pianese ed Elena Franzetti. L’intervento si è svolto nella zona adiacente via Pergolesi rappresentata da una scarpata. “E’ stato particolarmente faticoso -ha spiegato un’organizzatrice Lidia Maffeis- sia per la posizione sia per la qualità dei rifiuti trovati. Materiali risalenti agli anni Settanta/Ottanta, sepolti dalla terra e costituiti da ferraglia, tanto eternit (per questo si è proceduto nella pulizia usando mascherine protettive), ceramica, pezzi di mobilia, poca plastica e copertoni. Abbiamo individuato un albero sradicato che la Protezione Civile di Besozzo e Monvalle provvederà a tagliare usando i nuovi mezzi a disposizione”. “Sono circa 2500 kg di rifiuti, suddivisi in quattro carichi che verranno confluiti nelle sedi opportune -aggiunge Maria Luisa Torre, altra organizzatrice- e raccolti in due ore e mezza di lavoro”. “Oltre ringraziare tutti i presenti -ha spiegato Coghetto- devo sottolineare lo spirito di collaborazione e il senso civico di tre giovani, Riccardo, Gerry e Mohamed, che dal balcone di casa loro hanno visto le nostre fatiche. Sono scesi e hanno contribuito fattivamente alla raccolta dei rifiuti. Questa loro decisione ha dato ancora maggior valore all’azione sociale che tutti noi stavamo svolgendo”. “Siamo contenti dei risultati che abbiamo ottenuto -afferma Giulia Bonato a nome dei giovani- E’ stimolante riscontrare che a partecipare siano per lo più under 25: questo rappresenta l’interesse delle nuove generazioni per l’ambiente”. Al termine della giornata l’associazione Commercianti di Besozzo ha offerto un rinfresco ai volontari, usando rigorosamente bicchieri compostabili di carta. Sul tavolo per tutti, una matita offerta da Regione Lombardia: quando verrà consumata resterà un seme che la contiene per generare una nuova pianta.
Federica Lucchini
Dal web alcune foto