– Centodue anni festeggiati con tanta partecipazione da parte degli ospiti, degli operatori della Fondazione Ronzoni, dal sindaco Riccardo Del Torchio all’assessore ai servizi sociali Tiziano Pedroni. Il segreto della longevità, della mente lucida, della capacità di sorridere alla vita di Lucia Masciocchi sta nel volgere l’attenzione al futuro, nonostante il peso degli anni. Il bel sorriso, gli occhi luminosi, l’ironia e la voglia di partecipare agli eventi della struttura dicono molto della sua indole determinata e sensibile. Gli anni della guerra, i lutti che l’hanno colpita, come la morte prematura dell’unico figlio, l’hanno segnata, ma “lei ci insegna – spiegano Anna Maria Binda, presidente della Fondazione e gli operatori – che vivere non è trascinare la vita, malgrado l’età avanzata”. Nata il 19 ottobre 1914 a Cardana, quando non era una frazione di Besozzo, ma comune a sé, è bello ascoltarla mentre racconta del setificio di Besozzo dove lavorava, svolgendo i turni. Lo raggiungeva quotidianamente prima a piedi, poi in bicicletta e di seguito con il pullman, senza dimenticare il lavoro in campagna, intenso, perché doveva coltivare il grano e gli ortaggi. E non poteva trascurare le mucche e i maiali. Ha una memoria molto viva riguardo le esperienze vissute al Centro Anziani, tra cui le gite sul mar Ligure e Adriatico. Sorride parlando dei nipoti.
Federica Lucchini
Dalla
…..CENTO DUE ANNI: L’ELISIR DI LUNGA VITA DI LUCIA MASCIOCCHI
“Il segreto dell’esistenza umana non sta soltanto nel vivere la vita, ma anche nel sapere per che cosa si vive” (Dostoevskij)
Il 19 ottobre 2016 la nostra cara Lucia Masciocchi compie 102 anni e vorrei con una punta di orgoglio far conoscere a tutti coloro che leggeranno questo articolo il raggiungimento dell’importante ed inconsueto traguardo. Viene raggiunto da una donna, una persona, come si usava dire una volta, all’ “antica” a motivo della lunga esperienza esistenziale, protagonista degli avventi dello scorso secolo che hanno segnato la storia italiana, attraversando il periodo bellico e le continue scoperte nel mondo tecnologico.
Lucia, classe 1914, è nata a Besozzo, trascorrendovi tutta la sua vita, nella sua frazione Cardana fino a quando motivi di salute l’hanno “costretta” a trasferirsi in una Struttura di assistenza quale la Casa di Riposo R.S.A. – Fondazione “Ronzoni”.
I suoi 102 anni non le hanno tolto il sorriso, l’ironia e la voglia di essere sempre presente a tutte le attività ricreative, a partecipare agli eventi di festa organizzati nella nostra Struttura. I suoi occhi oggi luminosi e sereni lasciano trasparire nei suoi ricordi una vita non sempre facile soprattutto, come sopra accennato, in riferimento ai difficili anni segnati dalla guerra, ai lutti che l’hanno colpita, prima di tutto la morte prematura dell’unico figlio. A chi si accosta a lei di primo acchito il suo carattere può apparire forte ed autoritario, ma standole vicino si scopre in lei anche un cuore sensibile, amante della vita, più spesso dimentico del passato e proiettato ancora verso il futuro, nonostante il peso degli anni. In questo credo stia certamente anche il segreto della sua longevità, della sua mente “lucidissima”, della sua capacità di sorridere alla vita nonostante gli acciacchi che la costringono all’uso della carrozzina.
San Giovanni Paolo II°, nella sua Lettera agli anziani del 1999, osservava che ci sono anziani dotati di sorprendente giovinezza e vigore dello spirito. «Per chi li avvicina – sottolineava – essi sono di stimolo con le loro parole e di conforto con l’esempio” ed esprimeva l’auspicio che “la società possa valorizzare appieno gli anziani, che in alcune regioni del mondo, specialmente in Africa, sono stimati giustamente come “biblioteche viventi” di saggezza, custodi di un patrimonio inestimabile di testimonianze umane e spirituali”. Gli anziani infatti, se è vero che sul piano fisico necessitano di aiuto, è vero pure che, nella loro età avanzata, “possono offrire sostegno ai passi dei giovani che si affacciano all’orizzonte dell’esistenza per saggiarne i percorsi”»
Con la sua stessa presenza, la persona anziana ricorda a tutti, e specialmente ai giovani, che la vita sulla terra è una “parabola” con un suo inizio ed una sua fine: per essere vissuta in pienezza deve sempre far riferimento ed essere guidata da valori non effimeri e superficiali, ma solidi e profondi.
Lucia ha ricevuto fin da piccola una educazione cristiana, quando sulle ginocchia della mamma, del papà e dei nonni apprendeva ed imparava a memoria le principali preghiere della fede unitamente ai quei sani principi morali che ancora oggi con la propria condotta, i propri gesti e parole, la propria testimonianza manifestano in lei la bellezza di una sana vita morale, confrontando il nostro oggi, certamente e fortunatamente mutato ma spesso dimentico dei valori etici che sono eterni e pertanto non sono di ostacolo per un giusto e sano progresso tecnologico e sociale.
Vogliamo dirle grazie non solo per l’affetto che ogni giorno ci dona, ma perché in lei vediamo “il tempo curvarsi ed il passato ritornare, unirsi in continuità al presente”, scorgiamo tutto il positivo che si trasmette non solo a parole, ma più spesso con semplici gesti d’amore, anche il semplice sorriso.
Lucia avrà forse trovato l’elisir di lunga vita? Non si sa, ma in molti vorrebbero scoprirlo, cominciando da lei stessa.
Con serena fiducia nell’avvenire, con la sua carrozzina si muove per la Struttura che la ospita, sicura che ad ogni nuovo giorno le viene donato il saluto aperto e cordiale di quanti le stanno accanto, del personale assistenziale che si prende cura di lei, unito al sincero affetto ed attenzione da parte dei nipoti.
La gioia di vivere, la volontà di conoscere le novità del nostro oggi, anche attraverso le riviste lette con curiosità e passione, sono occasioni per vivere ancora in pienezza nonostante l’età avanzata.
Cara Lucia, felice, gioioso compleanno e come ci ha abituati il linguaggio comune in simili circostanze: 100, ANZI 102 DI QUESTI GIORNI!!! IN ATTESA DI FESTEGGIARE I 103!!!