– “La Provincia è a conoscenza della criticità rappresentata dalla viabilità di Bardello e nello specifico di via Mazzini, una strada interessata ad un grande traffico soprattutto di mezzi pesanti”. La rottura di un tubo dell’acquedotto lungo questa strada, che ha portato all’apertura di una voragine e alla formazione di crepe nelle case adiacenti, al punto di rendere necessaria l’evacuazione di tre famiglie, “è legata con molta probabilità – come ha evidenziato il vicesindaco Giuseppe Puggioni – al traffico pesante che percorre la via a velocità sostenuta e a pieno carico”. In altre parole è strada di competenza provinciale non adeguata a sostenere una simile flusso di traffico. Le dichiarazioni di Marco Magrini, assessore provinciale alla viabilità, vogliono far comprendere che “la Provincia è sul pezzo grazie a uno studio di area che individua i punti di criticità con una visione globale e che ha una massima apertura nell’ascolto delle necessità”. E’ quindi indispensabile una sinergia con l’amministrazione comunale e con la polizia locale per i controlli dei flussi del traffico. E’ da anni che Bardello è un paese molto in sofferenza per la viabilità. Lo dimostra l’annosa questione della via Piave. Il problema viabilistico della via Mazzini è sempre stato evidenziato dagli abitanti, in particolare da Marco Monti. La richiesta del comune alla Provincia è stata di inserire due dossi in paese: uno in via Roma, all’altezza dell’attraversamento adiacente la fermata dell’autobus, l’altra proprio in via Mazzini, dopo l’ufficio postale. E’ nei progetti di chiedere lo spostamento della colonnina, oggi installata in via Piave, per limitare la velocità. L’abbattimento di una casa d’angolo tra via Mazzini e via Quaglia per creare un anello al centro del paese è altrettanto nelle previsioni e vede come attori il comune, con il supporto provinciale, e la ditta proprietaria dell’immobile.
Nel frattempo oggi (21 novembre) l’ingegnere Agostino Binda, tecnico strutturista del Consorzio dell’Acquedotto B.B.B.M. (Biandronno, Bardello, Bregano, Malgesso) effettuerà un sopralluogo nella case danneggiate: se le crepe, dovute alla rottura del tubo, non hanno subito variazioni, le famiglie, ora ospitate da parenti, potranno rientrare nelle loro abitazioni.
Federica Lucchini