– A dire no al passaggio dei Tir non è solo il comune di Bardello, ma l’Unione. L’Unione Ovest Lago di Varese, formata anche dai comuni di Malgesso e Bregano i cui sindaci Giuseppe Iocca e Alessandro Granella sostengono la posizione e la decisione che la Provincia ha assunto, riguardo alla viabilità di via Mazzini di Bardello.
“Ciò che è accaduto in via Mazzini il 19 Novembre scorso è sicuramente dovuto alle frequenti e imponenti sollecitazioni causate dal passaggio di mezzi pesanti lungo la strada provinciale a cui vengono sottoposte le condotte idriche, sicuramente vetuste, e in ogni caso non in grado di sopportare tali sollecitazioni – spiegano il sindaco Egidio Calvi e il suo vice Luciano Puggioni – Oltre a seguire tutti i lavori sul posto ci siamo rivolti alla Provincia, competente per quella strada di sua proprietà, perché prendesse in serie considerazione l’accaduto, che, ribadiamo, è solo una conseguenza di una situazione estremamente critica che i cittadini sopportano da tempo. Ci preme fare tutto ciò che è in nostro potere per migliorare le condizioni di vita del nostro paese – sottolineano i due amministratori – E’ sotto gli occhi di tutti che il transito quotidiano di numerosi mezzi di grosse dimensioni con carichi estremamente pesanti porti ai bardellesi da anni disagi di diversa natura, compresi quelli economici: anche le ultime vicende della rottura della tubatura citata comportano l’esborso di un’ingente somma. Siamo estremamente soddisfatti – proseguono – che le competenti funzioni della Provincia di Varese abbiano accolto il nostro invito a esaminare la situazione e abbiano deciso di introdurre un divieto temporaneo di tre mesi al transito dei mezzi di più grossa portata. Non si tratta di un divieto per tutti i mezzi pesanti, bensì per i mezzi superiori alle 35 tonnellate, ossia quei mezzi che per dimensioni e per grandezza dei carichi non dovrebbero comunque attraversare dei centri abitati. Rientrano in questo divieto i mezzi che trasportano carichi speciali, i camion che consegnano sassi, sabbia, terra, ghiaia. Questi mezzi dovrebbero per logica transitare su strade extraurbane: a Bardello ciò non accade perché attraversare il nostro paese rappresenta una comoda scorciatoia che fa risparmiare tempo e aumentare il profitto (riducendo il numero dei chilometri percorsi) rispetto a strade appositamente costruite come la Besozzo-Vergiate. In un passaggio della loro nota – proseguono Calvi e Puggioni – gli autotrasportatori affermano: “Prima di qualsiasi decisione che non farebbe altro che scaricare su altre strade e quindi su altri comuni il traffico…”, come a dire “la vittima sacrificale l’abbiamo già, perché cercarne altre?”. Quello che si è chiesto e concordato con la Provincia è far sì che almeno la parte più grave e insostenibile di questa situazione venga risolta, obbligando i mezzi di più grosse dimensioni che trasportano per lo più ghiaia e simili a percorrere altre vie, certamente più adatte al loro transito: molti di questi mezzi il più delle volte fanno la spola dal Ticino e, se utilizzassero la superstrada Besozzo/Vergiate, non attraverserebbero alcun centro abitato. Percorreranno più chilometri? Forse sì, ma non metterebbero a repentaglio la sicurezza, la salute e l’incolumità dei nostri concittadini”.
Federica Lucchini