Da La prealpina
Dalla Prealpina del 26 aprile 2017
– Giornata importante oggi per il comune di Bardello. In prima sessione alle ore 21 ci sarà il consiglio comunale, convocato su ordinanza del Prefetto Giorgio Zanzi, “per dare corso alle procedure per l’approvazione del bilancio di previsione 2017”, come recita il documento datato il 12 aprile. Documento che sottolinea la possibilità di una seconda sessione, che, nel caso, sarà effettuata domani (26 aprile) alla stessa ora. Il limite è perentorio: “entro e non oltre venti giorni dalla data della notifica”. E’ una situazione anomala quella in cui sta ristagnando il comune: non è stato commissariato, dopo le dimissioni del sindaco Egidio Calvi per motivi di salute il 10 gennaio scorso, sostituito dal suo vice Luciano Puggioni, essendo il consiglio comunale già sciolto con un decreto legislativo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nell’ultima seduta, con sorpresa, il consiglio non è riuscito ad approvare il bilancio con cinque voti favorevoli e cinque contro, tra cui due della maggioranza. Bilancio che, avvicinandosi le elezioni comunali, non conteneva punti di particolare importanza, ma di normale routine. “Una situazione unica, al punto che il Prefetto – sono parole di Puggioni – ha dovuto chiedere lumi al Ministero dell’Interno”. La seduta di questa sera quindi è decisiva per evitare il commissariamento e si prevede molto affollata. Già il pubblico nella precedente aveva manifestato la sua disapprovazione rumorosamente per un risultato inatteso. In questo periodo di formazione liste, il clima in paese è molto teso e arrabbiato. Non si ha modo di sapere quale sarà il loro numero. Nessuno parla in quanto molto sarà determinato dal risultato di stasera. “Auspico il prevalere del buon senso”, osserva il sindaco reggente. A quanto si può percepire i muri esistono ancora all’interno del consiglio, essendoci stato un incontro successivo alla non approvazione, terminato in un nulla di fatto per acredini tra i consiglieri. Tutto ora è avvolto nel silenzio, ma è una quiete che porterà ad una campagna elettorale rovente.
Federica Lucchini