Le esequie
Un silenzio profondo e corale terminato con un grande applauso: ieri la chiesa parrocchiale non è bastata a contenere i tanti presenti durante le esequie di Egidio Calvi, già sindaco di Bardello, deceduto dopo lunga malattia. Tutti chiusi nel loro dolore, pronti a manifestare, però, il loro grande affetto nei suoi confronti battendo le mani al discorso conclusivo dell’attuale primo cittadino Luciano Puggioni. Intense le parole del parroco don Marco Longoni caratterizzate dalle parole “silenzio” e “misericordia”: “Egidio è stato costretto al silenzio che ha contraddistinto la sua salita personale al calvario ed ora sta sperimentando la misericordia di Dio”. Il sacerdote con pennellate incisive ha delineato la sua figura datata “di talenti non comuni” e invitato la comunità, nel solco del cammino intrapreso da lui “a camminare unito nella concordia per il bene di tutti”. Nel tempio spiccavano le fasce tricolori del sindaco Puggioni, del collega di Malgesso Giuseppe Iocca, di Ternate Enzo Grieco, dei vicesindaci di Biandronno Augusto Vanetti e di Bregano Milo Calvino. Presenti gli alpini, l’associazione Avis di Whirlpool e del comune di Biandronno con i loro gagliardetti e i componenti del coro “Amici miei” diretti dal maestro Bertoni. Il ringraziamento dell’amministrazione comunale ha trovato nelle parole di Puggioni tutto l’affetto, l’insegnamento profuso da Calvi.
Federica Lucchini
————————————————
Si svolgeranno oggi alle ore 15 nella chiesa parrocchiale le esequie dell’ex sindaco Egidio Calvi, 62 anni.
Non capita spesso di uscire da un consiglio comunale con gli occhi lucidi. A Bardello è successo a tanti cittadini il 13 gennaio dell’anno scorso, quando Calvi aveva dato le dimissioni per ragioni di salute. Era stato un momento di una commozione palpabile: lui, seduto dignitoso e sofferente, non aveva fatto risuonare la sua voce nella sala consiliare. In sua vece aveva letto le motivazioni l’allora capogrupppo e oggi vicesindaco Iolanda Ossola, ma era come se ogni frase fosse pietra per i presenti giunti ignari. E allora il silenzio era stato totale e partecipe di un dolore che ognuno immaginava terribile: “Mi trovo a scrivere ciò che non avrei voluto – aveva letto la Ossola – Quello che vi sto per comunicare mi costa sacrificio, ma è giunto il momento di concentrare tutte le mie energie e le mie risorse su me stesso e di prendermi cura come mia unica occupazione”. Il ringraziamento, oltre che per Luciano Puggioni, che l’avrebbe sostituito ed è l’attuale primo cittadino, è stato rivolto a tutto il consiglio, al segretario comunale e ai dipendenti. Poi “Non posso non ringraziare anche ciascuno di voi, carissimi cittadini. Voi sapete che dal primo giorno del mio mandato ho cercato di fare tutto ciò che era in mio potere per migliorare le condizioni del mio paese. E la soddisfazione più grande non è tutto quello che siamo riusciti a fare (ed è comunque tanto e ci sarebbe di che essere soddisfatti e a ragione) quanto l’affetto e la stima che ciascuno di voi nutre nei miei confronti”. Poi l’invito finale a partecipare alla vita del paese perché “solo con il contributo di tutti, si può migliorare la vita di ognuno di noi”. Calvi è stato operaio in catena, mentre studiava all’università. Direttore di tre sedi Whirlpool, aveva interrotto la sua carriera come dirigente della Ferrari.
Federica Lucchini