Duecento firme di cittadini per “denunciare la grave assenza di sicurezza che si verifica costantemente sul territorio comunale”. La lettera, inviata al sindaco Egidio Calvi, al prefetto Giorgio Zanzi, al comando dei carabinieri di Gavirate, alla polizia locale e al presidente della Provincia, Gunnar Vincenti, chiede all’amministrazione di Bardello “l’attuazione in tempi celeri di ciò che è stato promesso nella riunione pubblica del 7 novembre, dunque la difesa delle categorie deboli e la tutela della salute dei cittadini, la riapertura di via Quaglia e via Roma in entrambi le direzioni di marcia e il conseguente utilizzo della rotonda sul fiume Bardello che garantisce un transito di sicurezza che prima dell’agosto 2010 (nda. quando la viabilità di Bardello è stata cambiata) non esisteva e per questo motivo è stata realizzata. Tale riapertura giustificherebbe i costi sostenuti per la realizzazione della rotonda ed eviterebbe quindi lo spreco di denaro pubblico, considerato che risulta inutilizzata per il traffico di ingresso al paese”. I cittadini chiedono inoltre il trasferimento del traffico di attraversamento dalle strade comunali (quali via Piave a ridosso della scuola, degli ambulatori medici, del centro anziani) alle strade provinciali. Evidenziano l’alta densità abitativa della via e di quelle limitrofe: 481 abitanti su una popolazione totale di 1549 unità. La lettera pone l’accento sulla limitazione della velocità a 30 km. orari sulle strade più densamente popolate e del centro storico e sulla limitazione del traffico pesante in attraversamento del centro paese: dovrebbe transitare esclusivamente quello di servizio per le attività produttive/commerciali presenti sul territorio comunale. La richiesta di un incontro urgente con l’amministrazione comunale, per un aggiornamento della situazione, è la diretta conseguenza di quanto esposto. La lettera non manca di sottolineare il netto peggioramento della qualità della vita e delle condizioni di salute a causa del drastico peggioramento della qualità dell’aria, dello spropositato aumento di inquinamento acustico, avvenuti dopo l’introduzione della viabilità attuale nell’agosto 2010. Non dimentica la mancanza di misure minime di sicurezza, “l’invasione sistematica della corsia opposta o dei marciapiedi da parte di mezzi pesanti”.
I cittadini firmatari sottolineano la percentuale altissima di votanti (il 65% della popolazione) nelle elezioni amministrative del 25 maggio, “fortemente interessata al miglioramento delle condizioni di vita del paese, alla tutela dei diritti dei cittadini e alla salvaguardia della loro salute, partendo dalla modifica dell’attuale assetto viabilistico”. Quindi intraprenderanno tutte le azioni di protesta democratica per tutelare il loro diritto alla salute e alla sicurezza.
Intanto venerdì sera c’è stato l’incontro tra il sindaco Calvi, il suo vice Salvatore Bracale con i rappresentanti delle associazioni degli autotrasportatori; per ora nulla è trapelato. Federica Lucchini