– “All’inizio ero molto teso: trovarmi per la prima volta su un vero set cinematografico ha generato in me una certa ansia. Poi, grazie alla professionalità del regista Fabio Manuel Mulas, dello sceneggiatore Gianluca Pirastu e di tutti i componenti della troupe, mi sono finalmente sentito a mio agio”. E’ ancora emozionato Natale Cadinu, sardo, trapiantato da ormai 35 anni nella nostra provincia, di ritorno da un’esperienza intensa e indimenticabile, che, fino a qualche anno addietro, non avrebbe mai immaginato di poter vivere: calarsi nei panni di un attore, in questo caso del magistrato, dottor Falchi, nel film “Bandidos & Balentes, il codice non scritto”, tuttora in lavorazione, che a giugno verrà iscritto alla Biennale di Venezia e in luglio parteciperà al Festival del Cinema di San Francisco. La pellicola, in lingua sarda con sottotitolo in italiano e in inglese, interpretato da attori non professionisti, ricostruisce le vicende degli anni Cinquanta/Sessanta del secolo scorso, quando in Barbagia vigeva il matriarcato e le donne erano la colonna portante della società e, quindi, intoccabili. “Ciò che mi è pesato di più – riprende il neo-attore – è stata la lunga attesa che ha preceduto la mia entrata in scena, anche se, in un certo senso, mi ha permesso di immedesimarmi nel mio ruolo e di calarmi nell’ambiente circostante. In fondo giocavo in casa, perché sento di essere ancora profondamente legato alla mia terra. Attraverso le riprese del film ho inoltre ripercorso alcuni eventi di cronaca nera di cui avevo sentito parlare da bambino, ma di cui solo da adulto ho compreso l’assurda tragicità. E’ stato un po’ come fare un viaggio a ritroso nel tempo, negli anni lontani di un’infanzia vissuta in un luogo che ha qualcosa di arcaico ed in cui sopravvivono riti ancestrali e misteriosi. L’aver preso parte a questo progetto cinematografico ha rinnovato in me l’orgoglio di appartenere ad un popolo che, ancora oggi, ha una sua potente identità culturale a cui non intende certo rinunciare in nome della modernità e del falso progresso. Inoltre – conclude – questa esperienza mi ha reso oggetto della benevola curiosità di molte persone, che mi hanno subissato di complimenti e dimostrato il loro affetto e la loro vicinanza”. Intanto le riprese sono terminate da pochi giorni e la pellicola è in fase di montaggio.
Nel frattempo Natale Cadinu si gode la sua soddisfazione in famiglia e con gli amici harleysti del Chapter Varese con cui esce la domenica.
Federica Lucchini