La giunta comunale, presieduta dal sindaco Riccardo Del Torchio, ha avviato la procedura d’alienazione dell’immobile di via Zangrilli lasciato libero dalla Fondazione per disabili intellettivi e relazionali “Renato Piatti onlus” che lo ha occupato per diversi anni. L’aggiudicazione avverrà mediante asta pubblica, preceduta da un’indagine di mercato con manifestazione d’interesse. “E’ un edificio -spiega il primo cittadino- storicamente dedicato alla comunità, quindi strutturato in modo che gli spazi siano ampi, come gli accessi dove sono state abbattute le barriere architettoniche. Ha sempre fornito un servizio pubblico. Quindi la nostra ricerca è volta a soggetti similari, che utilizzino gli spazi a disposizione, senza stravolgimenti. Con il doppio vantaggio: che non viene cambiata una struttura efficiente e che ne tragga in questo modo vantaggio la comunità. Solo allora partiremo con la gara a base d’asta”. L’edificio, da sempre proprietà comunale, negli anni passati è stato occupato da un centro denominato “Il Focolare” che si occupava di ragazzi in difficoltà. In seguito da un centro socio-educativo e successivamente dalla Fondazione Piatti, che lo ha lasciato libero il 31 dicembre dell’anno scorso per acquistare e ristrutturare la struttura di via Pergolesi, un tempo sede del Cup. “Se raggiungessimo questa finalità -spiega Enrica Bellorini, assessore ai Servizi Sociali e all’Istruzione- verrebbe arricchita la vocazione sociale di piazza Zangrilli. Vocazione legata alla presenza della stazione, divenuta sede delle associazioni (Pro Loco, Namaste, Compagnia Duse, Anpi Gavirate-Besozzo, Club 600, associazione Italia-Moldavia) e di una piccola struttura adiacente dove trova spazio l’associazione Sos Laghi. Senza dimenticare una struttura d’epoca, luogo dove si incontrano gli anziani del gruppo “Divers’Età”. Da aggiungere che la piazza è facilmente raggiungibile e situata nella zona più popolosa della città. La parte alta di Besozzo, invece, mantiene la sua vocazione storica e culturale con la presenza della biblioteca e dell’aula-studio”.
Federica Lucchini