Il tema dell’approvazione definitiva della variante al Piano di governo del territorio, discussa durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, ha visto contrapporsi maggioranza e minoranza. «Non può essere approvata favorevolmente dal nostro gruppo “Bardello nel cuore” -ha spiegato il consigliere di opposizione Damiano Cecchinato— in quanto non presenta alcuna proiezione verso il futuro in materia di sviluppo urbanistico ed economico del nostro paese. Anzi, ne riduce la capacità insediativa soprattutto per quanto attiene la zona industriale. Con la riduzione e concentrazione prevista, si limita anche la possibilità di delocalizzazione delle attività esistenti. Risulta peraltro apprezzabile lo sforzo per rendere possibile qualche soluzione viabilistica migliorativa. come, ad esempio, la realizzazione del collegamento tra via Verdi e la Sp 35 (via Masaccio, ndr) attraverso l’attuazione dei piani previsti in loco e relative compensazioni: soluzione utile, ma non sufficiente.
Resta comunque sottinteso che le soluzioni vanno ricercate a livello sovraccomunale.
Chiediamo se, dopo la prima variante, alcuni cittadini potranno sperare in un rimborso di Ici o Imu pagate inutilmente per tanti anni e se le future scelte sull’assetto viabilistico vengano condivise con tutti i bardellesi. Chiediamo infine che i finanziamenti della Regione vengano utilizzati per opere urgenti nella parte di paese esclusa dalle opere di asfaltatura degli ultimi quattro anni, al posto di intervenire con la posa di un impianto semaforico con controllo della velocità in via Piave» «Abbiamo mantenuto la stessa struttura del Pgt approvato dalla precedente amministrazione nel 2014, apportando soltanto una variante dettata da motivi tecnici e di aggiornamento alle normative -ha replicato il consigliere Salvatore Consagra a nome del gruppo di maggioranza- Riguardo all’espansione della zona industriale, è nostra volontà ricorrere quanto possibile all’utilizzo e alla riconversione di immobili dismessi piuttosto che creare nuovi insediamenti».
«Ricordiamo —ha aggiunto il consigliere- che l’amministrazione può intervenire direttamente solo sulle strade di propria competenza e non su quelle di competenza della Provincia con la quale è comunque in corso un dialogo avanzato per il miglioramento delle condizioni di sicurezza. Oltre alle opere che avremmo piacere di eseguire, stiamo impiegando risorse per riparare situazioni di abbandono e degrado ereditate da quindici anni di malgoverno»,
Federica Lucchini