Anfibi e libellule avranno un nuovo stagno tutto per loro! Questo è solo uno dei tanti interventi ambientali che sono stati realizzati al termine inverno in palude Brabbia al fine di ricreare nuove nicchie ecologiche per la fauna e la flora tipiche di questo ambiente. Miglioramenti non solo a livello ecologico, ma anche della bellezza del paesaggio confrontato con dinamiche sempre più complesse, come la grande moria di frassini, dovuta ad un fungo parassita, di questi ultimi anni, che provoca continui crolli di piante anche di grandi dimensioni. La LIPU, che gestisce la riserva, è dovuta intervenire nella fascia boscata sul sentiero che porta al laghetto della Fornace per rimuovere gran parte delle piante e far sì che nuova vegetazione possa prenderne il posto. Altri interventi, invece, hanno riguardato il contenimento di specie esotiche, come le ninfee ibride a favore di piante autoctone. Anche la riserva naturale regionale Lago di Biandronno è stata oggetto di migliorie ambientali come la rimozione delle numerose piante schiantate nella fascia boscata e il contenimento degli arbusti che vanno a chiudere il canale di collegamento degli specchi d’acqua, aperti in anni recenti proprio per evitare la scomparsa dei chiari originati dall’escavazione della torba del secolo scorso. Molti di questi lavori sono possibili grazie all’uso di mezzi anfibi che consentono di spostarsi su terreni fangosi altrimenti inaccessibili ai normali macchinari. Negli ultimi anni, proprio la possibilità di utilizzo di questi nuovi mezzi ha aperto le porte a interventi prima impensabili. Un traguardo che la Lipu spera possa compensare in parte le tante problematiche gestionali degli ambienti umidi. Gli interventi realizzati sono stati resi possibili grazie all’impegno della Provincia di Varese che ha partecipato ai bandi di Regione Lombardia dedicati alle Riserve Naturali Regionali. Le sfide climatiche e la naturale evoluzione dell’ambiente palustre mettono a dura prova questi habitat. Con questi interventi si cerca di mitigarne l’impatto e di mantenere la funzionalità ecologica di un ecosistema delicato, ma fondamentale non solo per la biodiversità che tutela, ma anche per le sue funzioni di depurazione delle acque, assorbimento del carbonio e luogo per la divulgazione ambientale.
Federica Lucchini