BIANDRONNO LAUDI
Era proprio l’ultimo. L’ultimo di una generazione che la guerra l’ha vissuta in prima linea tra fame, spaventi, coraggio, prigionia. Ieri le esequie molto partecipate di Giacomo Laudi – classe 1922 – nella chiesa parrocchiale di san Lorenzo hanno avuto il significato di un omaggio a una generazione che non esiste più: quella dei combattenti e reduci. E i biandronnesi non hanno mancato ad un appuntamento che sentivano doveroso: molti i gagliardetti dei gruppi alpini, mentre gli alpini di Biandronno, con il loro capogruppo Tiziano Pavanello hanno scortato il feretro. Se ci fosse stato lui sarebbe stato contento perché ai valori ci credeva. In particolare a quello della riconoscenza.
La sua storia militare non si discostava da quella dei suoi coetanei: Battaglione Intra, fronte jugoslavo, prigionia. E finalmente il ritorno a casa dove ha trascorso una vita dedicata alla famiglia senza contare le ore di lavoro con dentro ricordi troppo forti che ritornavano a galla. Dai gesti, dalle espressioni trapelava il suo vissuto. Anziano, quando cominciava a raccontare le sue esperienze in guerra, era essenziale, narrava come se la sua esperienza fosse stata vissuta da altri. Poi la storia diventava fluente e l’espressione del volto cambiava. Alla fine gli occhi erano lucidi. Era l’ora di interrompere perché l’emozione era troppo forte.
Federica Lucchini
Cocquio Del Vitto
Si svolgono oggi (11 maggio) alle ore 14 nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea le esequie di Giancarlo Del Vitto, 91 anni, figura molto nota in paese per la sua presenza incisiva e discreta in molte iniziative sociali. Nelle sue esperienze più lontane c’è anche quella di consigliere comunale, ma è soprattutto nell’ambito della vita attorno alla sua chiesa che ha svolto attività incisive. Organista quando parroco era don Roberto Orio, diede un impulso decisivo alla compagnia teatrale e fu attivo nella costituzione del Coro Prealpi, fondato da don Luigi Colnaghi. Assieme ad altri amici partecipò alla costruzione dell’oratorio, luogo che è diventato determinante per la vita del paese. C’era una foto che lo riempiva anche ultimamente di tanto orgoglio, nonostante la sua discrezione: quella con l’allora cardinale di Milano, Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, giunto in visita all’Aermacchi, dove lui era impiegato. Conoscendo le sue doti di attore, gli venne assegnato il compito di dare il benvenuto in via ufficiale. Legato al sindacato della Cisl, fu con Zuccaro, Nasoni, Binda, un fondatore dell’Università degli Anziani di Varese. Chiamato nel 2007, in occasione del 25° della fondazione a tenere un discorso, disse: “Abbiamo fortemente creduto a questo progetto e gli abbiamo dedicato anni di intensa attività”. Nonostante i tanti impegni, mai ha trascurato la famiglia, e soprattutto la moglie, a cui era molto legato, colpita dalla malattia.
Federica Lucchini
BESOZZO MOSTRA TIGROS
Un connubio tra commercio e cultura sulla scia di Expo: nei tre supermercati Tigros di Buguggiate, Solbiate Arno e Besozzo da ieri fiorisce l’arte, scaturita dalla sinergia tra la direzione della catena di supermercati e il Circolo Artisti di Varese. Chi entra, ha a disposizione i prodotti di cui necessita, abbinati a tele e sculture che fanno da cornice: una mostra in un luogo inconsueto visitabile in tutte le ore in cui i supermercati sono aperti. “Una novità assoluta – sottolinea l’avvocato Ferruccio Zuccaro, presidente del Circolo – è la prima volta che opere artistiche – e di artisti di vaglio – vengono esposte in spazi commerciali, al cospetto di tutti i clienti. Opere, quindi, che avranno visitatori a ciclo continuo”. Innegabile la soddisfazione dei 45 artisti del sodalizio le cui opere sono state suddivise nei tre supermercati e in futuro raggiungeranno altri esercizi Tigros. “Da parte della direzione è sorto naturale il desiderio di questa iniziativa, essendo Tigros, sponsor di Expo – spiegano – Per coinvolgere ancora di più la clientela, le opere sono votabili on line. L’artista che avrà avuto maggiori consensi avrà l’onore di vedere stampata la sua opera sulle borse riutilizzabili Tigros”. Il tema delle opere è legato a quello di Expo, “nutrire il pianeta”. I soggetti realizzati in modo originale, che appaga l’occhio, spaziano dall’alimentazione, alla natura, all’uomo come depositario del futuro dell’esistenza. Diverse le tecniche, fra le quali molte curiose. E’ un piacere ammirarle: ognuno evidenzia uno studio approfondito per coniugare il bello con un significato profondo. Ai supermercati Tigros da ieri il cibo è anche per l’anima.
Federica Lucchini