BESOZZO CONSIGLIO
“Circola la voce che in paese siano arrivati 150 immigrati. Non è così. Ad oggi non c’è nessuno”. Al termine dell’ultima seduta del consiglio comunale il sindaco Riccardo Del Torchio ha dato questa comunicazione per chiarire la diceria che circola a Besozzo con toni molto accesi e preoccupati. “Sabato scorso (11 luglio) durante l’assemblea in Provincia dei sindaci, il Prefetto Giorgio Zanzi ha colto l’occasione per renderci edotti sulla situazione attuale dell’arrivo degli immigrati e della loro sistemazione in Provincia – ha proseguito il primo cittadino – Finora ha gestito il problema in autonomia, ora si è appellato al senso di responsabilità degli amministratori per poter individuare una strategia e distribuire in modo equo nella Provincia i nuovi arrivati, diluendo la problematica con un approccio corretto. Ora, in seguito a “questa chiamata alle armi” del Prefetto come amministrazione di Besozzo stiamo valutando, se e come dare il nostro contributo in maniera sostenibile, appellandoci al senso civico e alla nostra coscienza di persone. Vorrei stemperare gli animi accesi: gli immigrati verrebbero distribuiti in base al numero degli abitanti, quindi la loro presenza a Besozzo, estremamente esigua, non andrebbe a rompere nessun equilibrio all’interno del nostro tessuto sociale e non appesantirebbe il bilancio comunale avendo una copertura statale. Ma soprattutto – ha continuato Del Torchio – vogliamo sottolineare che sono persone e a priori non crediamo all’assioma semplicistico profugo = delinquente e ladro. Non abbiamo bisogno di questi slogan. Sono persone che hanno problemi nei loro Paesi e come tali vanno aiutate. Faremo al più presto una comunicazione alla popolazione per evitare l’insorgere di preoccupazioni allarmate non corrispondenti alla realtà”. Comunicazione che è stata sollecitata dal capogruppo della Lega Nord, Fausto Emilio Brunella.
Da domani (14 luglio) le aziende del territorio di Besozzo avranno uno sconto del 30% sulla bolletta di erogazione del gas e del Gpl. a seguito all’approvazione unanime del punto all’ordine del giorno inerente l’individuazione delle zone non metanizzate ai fini dell’applicazione dell’agevolazione fiscale. “La nostra amministrazione – ha spiegato Del Torchio – ha voluto andare incontro alle esigenze delle attività produttive. Ciò è stato possibile grazie ad un accurato lavoro d’ufficio da parte della sezione tecnica e della Polizia Locale su nostro indirizzo. Si è ridisegnato il centro abitativo per individuare nuove aree non metanizzate”.
Federica Lucchini
BARDELLO DON ANTONIO BOSISIO
Lui direbbe subito che queste righe in suo ricordo non sono da scrivere, tanto era schivo e detestava essere al centro dell’attenzione. Ma la sua memoria a Bardello, sebbene siano passati quasi 23 anni dalla sua partenza, è molto viva tra le persone che hanno avuto il privilegio di averlo come guida spirituale e come parroco. La lapide, che lo raffigura in un momento di pausa durante una camminata tra le vette e che si vuole apporre al cimitero domenica 19 luglio al termine della messa delle ore 11, in ricordo del quarto anniversario del suo decesso, è rappresentativa del segno che ha lasciato. Don Antonio Bosisio è morto a Saronno, dove per 18 anni presso il santuario aveva tessuto quella sua opera certosina di bene. Ma a Bardello non è stato dimenticato: quando la presenza benefica è fatta di quella quotidianità attenta, partecipativa che diventa una costante, rimane dentro, anche con il passare degli anni. Don Antonio era l’uomo del silenzio e dell’ascolto, come tempo donato. Quante persone venivano da lui per essere ascoltate; le sue pause di silenzio avevano una misteriosa solennità che sapeva di mutua comprensione. E se erano di disaccordo sapevano comunque essere segno di una mano tesa, accompagnate da quell’argomentare semplice, filtrato attraverso approfonditi studi del Vangelo. Si usciva dopo un dialogo o una confessione con lui con l’animo alleggerito, comunque più ricco. Le gocce di sapienza evangelica che sapeva inalare erano corroboranti. Era così attento alle difficoltà degli anziani che era capace di gentilezze squisite. Aveva deciso di togliere il suono delle campane allo scoccare del quarto e della mezza, ma è stato sufficiente un fedele che gli dicesse che questi suoni gli facevano compagnia nelle notti insonni, per decidere di lasciarlo. “Perché vengono nella chiesa di Bardello a sentire la messa? Potrebbero ascoltarla nelle chiese delle loro parrocchie. Mi fanno sentire a disagio con i miei amici sacerdoti”. Si indispettiva durante le domeniche quando nella chiesa di santo Stefano c’erano sempre tanti fedeli di altre parrocchie. Lui che non voleva essere al centro dell’attenzione, si vedeva “ascoltato” dai tanti che apprezzavano le sue omelie.
Federica Lucchini