AEREO DEBORAH
Un aiuto dalla Regione per un aereo attrezzato, secondo il protocollo internazionale dell’Mcs, la patologia che ha colpito Deborah Iori, la mamma di Sangiano che raggiungerà Dallas dove è programmato per il 4 maggio il suo ingresso nella clinica Enviromental healtl center, unica al mondo, assieme a Londra specializzata nella cura. Un aereo che avrà solo lei come passeggera accompagnata da un medico e da due infermiere che hanno già accudito altri pazienti affetti dalla stessa malattia. Una rotta particolare solo per lei. Questi sono alcuni particolari che vogliono presentare l’estrema delicatezza del viaggio che dovrà intraprendere Deborah con un velivolo della compagnia Air Medical group, con sede a Linate, l’unica specializzata nel trasporto di pazienti affetti da Mcs. L’aereo verrà attrezzato prima della partenza, decontaminando ogni sua componente interna, lavandola con acqua e bicarbonato per quattro volte, poi ricoprendo le parti non rimovibili con carta stagnola. L’èquipe di bordo, in seguito a lavaggi specifici, sarà decontaminata da profumi e sostanze chimiche. L’aereo non sarà di piccole dimensioni in quanto deve evitare gli scali e i rifornimenti, altrimenti si contaminerebbe. Nessun particolare potrà essere trascurato, pena il decesso. Le mascherine saranno in ceramica, i filtri messi in circolo con aria pulita. All’arrivo un mezzo apposito la trasporterà in clinica. La gravità della malattia, infatti, è legata al fatto che Deborah è nata senza un gene, che serve a detossificare l’organismo.
In questi giorni il cuore grande della gente sta dando adito in pieno alla generosità: grazie ai tanti e tanti contributi che arrivano le cure potranno essere pagate. Ma un viaggio di questa entità comporta un costo elevatissimo: dai 180 ai 200 mila euro. Non ci sono alternative: “Ci rivolgiamo alla Regione – afferma mamma Deborah – perché possa anticipare almeno il 70% delle spese. Abbiamo bisogno ancora del contributo di tutti”. Lunedì 31 marzo l’eurodeputata Lara Comi di Fl, intervenuta in un dibattito organizzato dai ragazzi dell’Isis Stein di Gavirate e venuta a conoscenza delle gravi condizioni di Deborah, si era già messa in contatto con l’assessore regionale alla Sanità, Mantovani, che, tramite la sua segreteria si era messo in contatto con la famiglia.
I ringraziamenti di Deborah sono infiniti: “Sono i gesti e la sensibilità di tante persone che mi fanno vivere, nonostante la mia vita sia appesa ad un filo”.
Intanto stanno fiorendo iniziative in tutti i nostri paesi. Sono innumerevoli, le più svariate, ma tutte finalizzate alla raccolta di denaro: c’è chi organizza serate danzanti come a Cittiglio, chi un pranzo per tutto il paese, come a Sangiano, chi una serata come a Gavirate. Ognuno si ingegna con proposte variegate. La nostra terra sta scrivendo una pagina bella all’insegna dell’altruismo. Questa gara pro Deborah calza con il detto ebraico “Chi salva una vita salva il mondo intero”.
Chi volesse contribuire questi sono gli estremi: conto corrente intestato a Deborah Iori, Credito Bergamasco Iban IT05Y0503450250000000005155.
Federica Lucchini
GAVIRATE ANPI
La mostra “70 anni dalla Liberazione” inaugurerà venerdì 10 aprile alle ore 10 presso l’aula Falcone della scuola media “Carducci” la serie di iniziative che la sezione Anpi di Gavirate – Besozzo “Alessandro Realini” ha in programmazione per tutto il mese di aprile con termine ai primi di maggio. “Quest’anno si tratta di un 25 aprile di grande importanza per ricordare la guerra di Liberazione condotta dai partigiani che hanno combattuto per la libertà di tutti gettando le basi della nostra democrazia e contribuendo alla emanazione della nostra bella Costituzione”. La mostra, a cura dell’Associazione Fare Arte di Caronno Pertusella con la collaborazione di Fernando Spanò, presenta diversi oli su tela che hanno l’obiettivo di far rivivere i valori della resistenza. Resterà a Gavirate fino al 18 aprile (esclusa domenica 12) dalle ore 10 alle ore 12 e dal 21 al 27 aprile sarà allestita presso la sala mostre del comune di Besozzo (dalla ore 10 alle ore 12, esclusa domenica 26 aprile) e in seguito a Laveno da martedì 28 aprile al 5 maggio presso la scuola media G. B. Monteggia. A Gavirate lunedì 20 aprile alle ore 10 presso l’auditorium delle scuole medie gli alunni della secondaria e dell’Isis “Stein” incontreranno l’on. Emanuele Fiano, figlio di Nedo, sopravvissuto ad Auschwitz, nonché Tullio Montagna, presidente Anpi Lombardia. Il momento è aperto alla cittadinanza. Nutrito sarà il programma per il 25 aprile: a Gavirate, dopo la deposizione il giorno precedente di un omaggio floreale sulle tombe dei partigiani, a seguito della messa delle ore 10,30 in san Michele di Voltorre, commemorazione ufficiale di fronte al monumento ai caduti della frazione. Tutte le cerimonie nei singoli paesi avvengono a cura delle amministrazioni comunali e dei delegati Anpi: a Gavirate Laura De Bernardi, a Cocquio Trevisago (alle ore 10,30) Ludovico Papalia, a Brebbia (ore 10,30) Andrea Morosi, a Bardello (ore 11,15) Giovanni Martina e a Besozzo alle 15,45 Angela Lischetti.
Federica Lucchini
BARDELLO PONTE
E’ chiuso il ponte sulla pista ciclopedonale, che segna il confine tra Bardello e Gavirate all’incile del fiume. E’ inagibile per motivi di sicurezza. “A seguito di una rilevazione da parte di un passante – spiega il sindaco Egidio Calvi – è intervenuto il responsabile dell’ufficio tecnico comunale. Il ponte lamellare è pericolante. Ci siamo subito accordati con l’ufficio di Gavirate poiché il confine tra i due nostri paesi passa proprio a metà della struttura. E si è deciso per questa soluzione. Nel frattempo abbiamo avvisato l’architetto Bonelli, responsabile della Infrastrutture della Provincia, ente realizzatore della pista”. Ieri il sopralluogo provinciale con un addetto della ditta manutentrice della ciclabile e la predisposizione di un percorso alternativo per poter permettere agli utenti di usufruirne. E’ stato, infatti, pulito il tratto che ricongiunge il ponte ora inagibile a quello lamellare posto adiacente la rotonda di Bardello. Questa variazione provvisoria favorisce il completo utilizzo del servizio. In seguito l’ente provinciale effettuerà un sopralluogo con la ditta costruttrice del ponte per decidere le scelte future.
Nonostante sia inutilizzabile il ponte, che permette una interessante visione sul luogo in cui il Bardello si forma ed esce dal lago, è assicurato il transito per chi ama camminare e godere di uno dei punti più belli della pista e del nostro lago.
Federica Lucchini