Scrivo con un turbamento insolito e profondo insieme perché oggi ho perso un grande amico. Grande uomo e grande amico.
Un dolore immenso, mi mancherà tantissimo. E non mancherà solo a me perché, quando il lutto è diventato di dominio pubblico, decine e decine di miei amici hanno pensato la stessa identica cosa. Non che lo dicessero, il che sarebbe stato troppo banale. Proprio lo pensavano dolorosamente dentro di sé, con un totale smarrimento.
Adriano si è distinto nella vita per aver raggiunto notevoli traguardi professionali sia nel settore bancario (fu dirigente di alto grado) che nel campo culturale. Però intendiamoci: può darsi che questi successi nella sostanza abbiano maggior importanza, ma non sono state queste doti a catturare l’ammirazione dei più. La gente vedeva in lui soprattutto, se non esclusivamente, l’incarnazione felice e soave della cortesia, della disponibilità e della bonarietà (per non dire della bontà). Bonario era il suo volto, il suo sorriso, i suoi sguardi, perfino il tono della sua voce era bonario. Mai che si rifiutasse di tendere la mano a chi chiedeva un aiuto, fosse per un consiglio, fosse per un appoggio a un’impresa culturale, un giudizio letterario, ma, con grande umiltà anche a chi gli chiedeva una fatica manuale.
Raggiunta l’età della pensione trovò l’energia, il tempo e l’entusiasmo per dedicarsi assiduamente alla sua comunità: alla Parrocchia, della quale era responsabile amministrativo, al Comune di cui fu consigliere, alla Comunità Montana di cui fu volontario, al Menta e Rosmarino di cui era vice-Presidente …
A tal proposito voglio ricordarlo ancora una volta presentatore sul palco di “Menta e Rosmarino”, voglio immaginare di poter ascoltare ancora il suo eloquio raffinato e voglio pensare che, a spettacolo concluso, Adriano si congedi da noi tutti con il solito cordiale e festoso saluto per poi allontanarsi, come solo le persone di grande spessore sono in grado di fare, con l’eleganza rigorosa di chi parte per l’eternità. (Alberto Palazzi)
Funerali : lunedì 3 febbraio alle 15:00 a S. Andrea (S. Rosario alle 14:30).
Per ricordare Adriano
Caro Adriano, la tua morte inattesa e rapida lascia un gran vuoto in me. La mezzoretta che ho trascorso con te, quando sono venuto a trovarti all’ospedale, non la dimenticherò mai; la tua serenità, la tua umanità mi hanno tanto arricchito. Di fronte alla mia incredulità per quello che stavi vivendo, hai avuto parole di grande speranza e soprattutto di grande riconoscenza e gratitudine per la vita trascorsa. Grazie Adriano
(Pippo Cassarà)