“Una generosità immensa”: è con questa espressione che la madre superiore delle suore della Riparazione dell’istituto di via Bernardino Luini, ieri sul palco del teatro ha inteso ringraziare non solo i presenti al concerto del gruppo “Solevoci”, ma tutta la città. “Varese sente sua la nostra realtà. Siamo arrivati a distribuire ben quattrocento pasti completi quotidiani per famiglie intere. Ma noi siamo l’ultimo anello di una catena di altruismo che coinvolge realtà commerciali, associazioni, volontari, singoli che volutamente vogliono stare anonimi. Abbiamo scritto la parola “Grazie” su un grande cartello in cortile di fronte all’auto e al furgoncino che ci sono stati donati, ma meritava di essere scritto in caratteri ancora più grandi. Ci sono indispensabili, dal momento che il nostro mezzo a diesel ci limita nell’utilizzo. C’è anche chi è venuto a darci un dispiacere (l’allusione è al furto di circa 7 mila euro raccolti con la lotteria a favore dell’acquisto del cibo), così abbiamo scoperto di essere molto vulnerabili, ma c’è questa generosità ininterrotta, questa vicinanza anche di chi è venuto a dirci “Ci dispiace” a farci ribadire che qui Varese si sente. Grazie ancora. Noi ricordiamo sempre i benefattori nelle nostre preghiere”. Prima dell’inizio dello spettacolo, Anna coordinatrice con Lally del gruppo di cento volontari che contribuisce alla preparazione e alla distribuzione dei pasti, ha sottolineato che dopo il furto, la vendita dei biglietti “non è andata bene, ma di più. Si è moltiplicata ed è diventata un’autentica caccia”. In questo luogo dove il detto evangelico “Non sappia la destra quello che fa la sinistra” è messo in pratica quotidianamente la città di Varese appare nella sua migliore veste. Ieri una marea di persone sono arrivate per ascoltare il frutto dell’attività dell’accademia vocale “Solevoci”: un momento partecipato e molto applaudito. Canti gospel che hanno riempito con le loro voci la sala: dapprima i piccoli con i canti natalizi, poi le ragazze e i ragazzi e infine gli adulti. Il finale con tutti i tre gruppi assieme ha unito i presenti in un unico grande applauso. Prima dell’estrazione avvenuta all’esterno, monsignor Luigi Panighetti, prevosto di Varese, ha benedetto i mezzi donati e la bicicletta elettrica acquistata dai volontari, come primo premio della lotteria. “Ci sono settanta premi -aveva detto sul palco la madre superiora- Il mio augurio è che tutti vinciate qualcosa”. In un angolo, accanto all’ingresso, è stato posizionato un bidone grande per contenere tutta la monetina spicciola. Anche con il poco si contribuisce ad aiutare.Questi sono i numeri dei primi dieci biglietti vincitori: primo premio al numero 1650, secondo al 4731, terzo al 4485, quinto al 5269, sesto 1001, settimo 664, ottavo 22, nono 3503, decimo 3026.
Federica Lucchini